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Il nostro giudizio della lite tra Ibrahimovic Lukaku durante il derby Inter-Milan di Coppa Italia
Tutti contro Ibra. E chissà poi perchè. La cosa che più sorprende della lite di ieri sera con Romelu Lukaku, avvenuta durante il derby Inter-Milan di Coppa Italia, è il sentimento di condanna dei più per Zlatan Ibrahimovic. Immediato, istintivo, senza appelli. Oserei dire pregiudiziale.
Tutti a puntare il dito, sicuri che il colpevole sia lo svedese. A partire dai telecronisti RAI, forse indotti all'errore dalle immagini televisive che indugiavano più sul labiale del milanista che del rivale nerazzurro. E giù di condanna: 'Lukaku non reagisce mai male', 'mai visto un Lukaku così, chissà cosa gli ha detto Ibrahimovic'. Una presa di parte forse un po' troppo affrettata. Basti leggere il resoconto delle ingiurie reciproche che si sono detti Ibra e Lukaku per capirlo. E sottolineo, reciproche.
Far passare Lukaku come un monaco francescano che ha perso la calma di fronte delle provocazioni pesanti (secondo qualcuno, addirittura a sfondo razziale. Ma poi, siamo sicuri?), pare veramente grottesco.
Riavvolgiamo il nastro: Lukaku prende una spallata da Romagnoli, se la prende col capitano del Milan, allontana - sbracciando - Saelemaekers (belga come lui), accorso a fare da pacere, e poi ingaggia una rissa da far west con Ibrahimovic, accorso in difesa dei compagni. Quindi, siamo sicuri sicuri che Lukaku abbia perso le staffe solo perchè provocato da Ibra? Non sembrerebbe questa la realtà. Ma anche se fosse, da quando provocare è sbagliato e reagire giusto? E poi: chi, dopo reciproci convenevoli sulle rispettive mamme, avrebbe pronunciato - secondo le recenti ricostruzioni - le seguenti frasi: 'ti sparo in testa?'o 'sei un uomo morto'
Ecco, signori miei, allora non parliamo di vittime e carnefici. Di provocazioni e reazioni. Di angeli e demoni. Evitiamo di dare la croce addosso a solo uno dei due protagonisti della lite. A litigare si è sempre in due: errori e sbagli sono da entrambe le parti. E così è stato. Non è stato uno spettacolo decoroso per i più piccoli, che hanno in Ibra e Lukaku i loro idoli. Sono due campioni, ma questa volta non hanno dato l'esempio, voltiamo pagina. Senza voler prendere le parti di nessuno, tantomeno di Zlatan. Qui i colori e la fede calcistica non c'entrano. Parole e provocazioni sono da censurare. Di entrambi. Ma il gioco al massacro, no grazie. Non ci piace.
Poi, vogliamo dirla tutta? Il fallo di Ibrahimovic a centrocampo che ha causato il doppio giallo e il conseguente rosso è stato un capolavoro di ingenuità. Qualcosa che ti aspetti da un giovane come Saelemaekers (vedi partita con il Cagliari), ma non da un campione esperto di 39 anni come Ibra. L'arbitro sembrava non aspettare altro. Peccato. Peccato perchè ha squilibrato un derby intenso, interessante e incerto. Poteva andare a finire diversamente? Chi lo sa. Magari qualcosa di più lo capiremo in campionato..
Io la vedo così. Voi? Se volete, lasciate pure il vostro commento qui sotto.
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