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Robeto Mancini, CT dell'Italia, Getty Images
ULTIME MILAN - Un'interessantissima intervista a Roberto Mancini, commissario tecnico dell'Italia, quella a Tutti Convocati su Radio 24. Il CT ha affrontato tanti argomenti, tra cui la tendenza a criticare continuamente gli allenatori in Italia, come Gennaro Gattuso, allenatore del Milan messo sotto torchio ormai da mesi e che con ogni probabilità lascerà i rossoneri a fine anno per questo motivo. Ma non solo. Mancini ha parlato anche di Messi, dei giovani e della sua Nazionale ovviamente. Ecco tutte le sue parole.
Su Messi: "Messi è al livello di Maradona, quindi sopra a tutti noi. Oggi rispetto a una volta i difensori picchiavano di più, ora è leggermente più semplice, ma lui è di un altro livello".
Come si definirebbe: "Io ho sempre cercato di impostar le squadre per giocare bene e vincere, poi a volte ci riesci e a volte no. A volte non hai il materiale che vorresti e devi adattarti. Io ero un giocatore d'attacco, la mentalità è quella".
Sulle convocazioni dei giovani prima dell'esplosione: "Non so se ho fatto qualcosa di nuovo. Io sono entrato in una delle situazioni più difficili degli ultimi 50 anni per la Nazionale. Dovevamo provare a far qualcosa per avere presente e futuro. Pensavamo fosse la soluzione giusta. Avevamo seguito diversi giocatori, che comunque avevano fatto bene nelle giovanili. Poi si sono rivelati bravi. Zaniolo per esempio poi Di Francesco l'ha fatto esordire subito. È stato un vantaggio per tutti".
Su Zaniolo: "Lo vedo mezzala, l'ho conosciuto lì e lì per me è il suo ruolo. È normale che ancora è presto, ma secondo me ha qualità e può far tutto. Ha grande prospettiva, così come Kean, Tonali ecc..."
Sui nuovi giovani convocati: "Abbiamo chiamato quelli che non eravamo riusciti a vedere, i più giovani e quelli un po' sfortunati prima per gli infortuni. Sono stati giorni positivi. Abbiamo conosciuto ragazzi bravi, che hanno voglia di far molto bene".
Sull'anno trascorso: "Alcuni momenti sono difficili, perchè passano mesi tra una partita e l'altra. Comunque è stato bello, divertente e il lavoro sta dando i suoi frutti. Siamo contenti ci sia più gioia quando gioca la Nazionale".
Sulla voglia che aveva di allenare la Nazionale: "È una cosa talmente importante e bella che ci tenevo. Speriamo bene ora".
Su Insigne: "Deve star tranquillo. Sicuramente per le qualità che ha può fare di più. A 28-29 anni si dà il meglio. Si è più maturi. Poi ci sono momenti difficili, bisogna continuare ad allenarsi e poi passa".
Su Balotelli: "Io lo conosco troppo bene, quindi aspetto che lui continui a migliorare ciò che sta facendo. Non solo sotto l'aspetto dei gol, visto che lui in quel campionato ha qualità troppo superiori, a volte fa gol senza far fatica. Deve lavorare, non prendere ammonizioni ecc. Quando sarà al completo avrà la possibilità".
Su Kean: "Kean è giovane, Allegri lo fa giocare spesso. Deve imparare tante cose, ora gioca sulla gioventù, a volte fa cose che non deve fare. Però fa gol, vede la porta. Può diventare devastante, deve migliorare e sarà un grande attaccante".
Sulla Nazionale: "Io ho fatto una vita a Coverciano, mi è dispiaciuto non giocare il Mondiale, quella Nazionale era davvero troppo forte. Spero di riuscirci da allenatore. Siamo andati anche abbastanza veloci nel trovare una squadra competitiva. C'è ancora da lavorare, bisogna mettere a posto diverse cose. Però il percorso è stato buono e veloce".
Dove migliorare di più: "Soprattutto sul fatto che giochiamo bene, ma realizziamo poco. A parte le ultime due partite. Dobbiamo provare di realizzare tutto ciò che creiamo. Dobbiamo essere più bravi sotto porta. Un episodio può cambiare la partita".
Se l'Italia può vincere l'Europeo: "Dobbiamo qualificarci. Le prossime due partite saranno molto importanti, contro le squadre che lotteranno con noi per le prime due posizione. Poi avremo un anno per arrivare agli Europei, migliorare e poi giocarceli".
Sugli allenatori sempre in discussione, tra cui Gattuso: "Noi in Italia siamo esagerati. È assurdo. Prendi Pochettino, da 5 anni al Tottenham con una squadra forte che ha investito. Finora non ha vinto niente, in Italia lo avrebbero ucciso. Lui è ancora lì, cerca sempre di migliorare la squadra. Non è così semplice vincere la Champions, c'è chi riesce e chi no. Non è mai facile. Klopp è un altro che arriva sempre lì vicino e rischia di non vincere niente nonostante la grande stagione".
Sull'Atalanta: "Ha fatto una grande stagione. Gasperini ha grande merito, giocatori molto bravi. Manca ancora qualche partita, lotteranno fino alla fine, ma complimenti a Percassi".
Su Vialli: "Io spero che Luca torni alla Sampdoria. Sarebbe bellissimo, non so quante possibilità ci siano realmente, ma farebbe benissimo". Intanto spuntano i retroscena del ritiro punitivo deciso da Gattuso. Il problema non è solo Bakayoko. Continua a leggere >>>
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