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MERCATO MILAN E TOP NEWS – Visite per un talento, le parole di Maldini

Fabio Barera

Nella giornata di ieri, mercoledì 8 marzo, come noto è scomparso Italo Galbiati, storico collaboratore di Fabio Capello e per una vita legato al mondo del Milan. Tanti sono i personaggi che gravitano intorno all'ambiente rossonero che lo hanno voluto ricordare. Ma è spuntato anche un interessante retroscena che lo riguarda. Quando infatti svolgeva il ruolo di osservatore, quello che oggi viene definito il talent scout, aveva scoperto un giocatore che poi avrebbe riscritto a suon di gol e record la storia del Milan. Il 5 novembre 1997 Galbiati aveva assistito ad un Barcellona-Dinamo Kiev, terminato 0-4. E proprio in quell'occasione aveva potuto ammirare da vicino il talento di Shevchenko. Nella relazione stilata lo aveva definito un "giocatore fortissimo fisicamente, veloce, rapido nel dribbling", sottolineando anche come fosse in grado di "chiamare la profondità come pochi". E, dopo averlo designato come un "giocatore emergente" ed essere rimasto "impressionato per la sua facilità di gioco", finalmente la chiosa. "Superfluo aggiungere altro: è da Milan". L'Usignolo di Kiev sarebbe arrivato in rossonero solamente due anni più tardi, ma Galbiati, forse, ci aveva visto lungo in quel frangente.

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