"Sì, vogliamo costruire un nuovo stadio a Milano, ma non più a San Siro e non più in simbiosi con l’Inter’. La nuova idea del Milan, esplicitata dal presidente rossonero Paolo Scaroni e dall’Amministratore Delegato Giorgio Furlani nell’incontro a Palazzo Marino con il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha spiazzato le parti in causa. Il messaggio è stato chiaro: il Milan fa sul serio e non aspetta nessuno. Non più, quantomeno. E questo, finalmente, l’hanno capito tutti. L’ha capito il sindaco, che ora rischia di ritrovarsi col cerino in mano e uno stadio, il Meazza, complicato da gestire e mantenere. Ma l’ha capito anche l’Inter, che – dopo mesi e mesi di melina e silenzi - si è trovata spiazzata e completamente impreparata. L’ipotesi che il Milan potesse correre in solitaria non era stata presa in seria considerazione e opportunamente valutata, nonostante i rumors e le avvisaglie. Malgrado quel che si è detto e scritto, ad oggi, l’Inter non ha infatti alternative pronte, ma brancola nel buio. Tanto che ieri si scriveva di un’Inter già pronta a fare tutto da sola e fortemente intenzionata a restare a Milano (con tanto di rilievi in loco già fatti su una misteriosa area urbana) e oggi si parla già di trasloco fuori città. Insomma, un bluff riuscito male. Poi vedremo se anche le parole di oggi dell’AD nerazzurro Antonello (“Restare a San Siro è fuori discussione”) saranno veritiere o ancora una volta smentite dai fatti.