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Krzysztof Piatek, festeggiato dai compagni del Milan (credits: GETTY images)
Prima Piatek, poi Romagnolied infine Suso. Insomma, non un terzetto qualunque. Capitano, bomber e giocatore più tecnico e talentuoso, in grado di accendersi a piacimento. Un tris di messaggi d'amore che non può passare inosservato. "Sono rimasto impressionato dopo l’arrivo a Milanello. La prima a San Siro è stata un’emozione incredibile, i tifosi del Milan hanno salutato così un nuovo giocatore, che non ha ancora fatto niente per il club": la prima firma è di Krzysztof Piatek, già nel cuore dei tifosi. Pochi giorni dopo, ecco capitan Romagnoli: "Juve? Al Milan sto benissimo e da qui non mi muovo. E' un onore essere capitano e sono voci che non ho nemmeno mai sentito". Oggi, Suso: "Io qui sono felice, voglio rimanere. Ho anche rifiutato tante proposte in estate pur di restare. Gattuso è perfetto, è l’allenatore giusto al momento giusto nel posto giusto. Per noi è un punto fermo".
Un'eco dal comun denominatore: amore verso il Milan e consapevolezza che restare sia la scelta giusta, con l'obiettivo di riportare il club in Champions League. Sistemati alcuni problemi tecnici (vedasi i tanti gol subiti ad inizio stagione), ambientali (prima le vicende societarie e poi la situazione Higuain) e infine gli infortuni (rientrato da qualche settimana l'allarme in difesa, a breve tornerà anche Biglia), i rossoneri possono ora sorridere. Tutto, ora, sembra girare per il meglio.
Tre settimane fa, prima della trasferta di Genova contro i rossoblù, Gattuso usò la metafora della guerra per ricollegarsi alla partita. Il sergente Rino, ora, se guarda in caserma, vede finalmente un esercito sano e compatto. Lo ha confermato oggi Suso, e lo confermano i risultati, con un gennaio che ha regalato due soli gol subiti in cinque partite e diverse soddisfazioni. Ora arriva il momento clou della stagione, le battaglie vere: con questo esercito, però, il quarto posto è possibile. La firma la mettono (anche) Piatek, Romagnoli e Suso. Non un terzetto qualunque.
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