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Milan, 10 anni fa una perla di Kakà ti spalancava le porte in Champions

Renato Boschetti

Il 7 marzo del 2007 il Milan affrontava nel ritorno degli ottavi di Champions League il Celtic: lo 0-0 dell'andata si confermava al 90', poi ci pensò Kakà..

Il 2007 rimarrà nella Storia del Milan come l'anno dell'ultima (finora) Champions League vinta dal club rossonero: una cavalcata iniziata da lontano, da quei preliminari con la Stella Rossa che il Milan si ritrovò a giocare nell'estate 2006 dopo lo scandalo di Calciopoli. Secondo sul campo, il Milan venne penalizzato di 30 punti, scendendo dal secondo posto (a tre punti dalla Juventus poi retrocessa)  al terzo posto.

Doppia vittoria in "aggregate" contro i serbi, con i gol di Pippo Inzaghi che inaugurava una stagione europea incredibile per il Milan: nei gironi contro Lille, Aek Atene e Anderlecht, gli uomini di Ancelotti si qualificano agilmente dopo solo 4 gare, "rilassandosi" nelle ultime due gare ininfluenti. Il primo posto nel girone garantisce, almemo sulla carta, un abbianamento agevole, contro il Celtic Glasgow, secondo in un girone che comprendeva anche Manchester United e Benfica.

Il 7 marzo del 2007 il Milan affrontava nel ritorno degli ottavi di Champions League il Celtic Glasgow. Lo 0-0 dell'andata si confermava al 90': l'abbinamento "agevole" si rivela ostico, più del previsto, con i biancoverdi arroccati in difesa e pronti a pungere in contropiede. Il Milan, contro ogni pronostico, si vedeva costretto ai supplementari, con l'handicap che un eventuale gol subito sarebbe valso doppio. I rossoneri potevano solo vincere, ma il Celtic attacca dal primo secondo dei supplementari: gli scozzesi avevano preparato la gara alla perfezione, mettendo il Milan alle corde. Lo spettro della beffa, contro un avversario meno quotato ma dal blasone storico di tutto rispetto, si faceva spazio nella testa di tutti i tifosi rossoneri...

Quel Milan, però, aveva un fenomeno in campo, che vestiva la maglia numero 22: Ricardo Kaka, con un coast-to-coast che ha fatto venire un infarto a molti, tanti rossoneri, tira fuori dal cilindro uno dei gol che rimarrà sicuramente negli annali del Calcio. Un'azione solitaria partita da centrocampo, conclusasi con un destro rasoterra che batte Boruc passandogli in mezzo alle gambe.

SanSiro diventa una bolgia, ma quello sarebbe stato solo l'antipasto di un'epopea incredibile che avrebbe portato i rossoneri alla vendetta più dolce che ci sia... Solo due mesi dopo... Solo che, quella sera, il Milan e il mondo rossonero non potevano nemmeno immaginarlo...

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