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L'esultanza dei calciatori rossoneri dopo l'1-0 di Hakan Calhanoglu in Milan-Sassuolo (Getty Images)
'Due facce della stessa medaglia', verrebbe da descrivere così la stagione in corso del Milan. La prima faccia, quella relativa al girone d'andata, con la squadra di Pioli che andava a gonfie vele. Il 2020 rossonero si chiuse con il primato in campionato e in Europa League e tante belle speranze per un'incredibile vittoria finale: lo scudetto. Scudetto che ad oggi è praticamente impossibile da conquistare a causa dell'altra faccia, quella disastrosa, relativa al girone di ritorno. Se prima tutto andava per il verso giusto, dal 6 Gennaio non è più così.
Proprio dalla data dell'Epifania, il Milan perse uno dei tanti scontri diretti. Si tratta di un match contro la Juventus, con i rossoneri decimati da infortuni e Covid. E da lì che iniziarono i problemi. 'San Siro', a lungo andare, è diventato un vero e proprio tabù. Con la sconfitta di ieri contro il Sassuolo, il 'Diavolo' ha perso 6 incontri casalinghi a fronte di una sola sconfitta in trasferta contro lo Spezia. Un dato assurdo, considerando che in questa stagione il fattore campo non può influire in alcun modo visto l'assenza di pubblico sugli spalti. Stando a quanto riportato da 'SportMediaset', la costante delle sconfitte in casa è sempre la stessa. A parte l'unica eccezione in Europa League contro il Manchester United, gara terminata 0-1 in favore dei Red Devils, il Milan ha sempre subito minimo due gol al 'Meazza', non riuscendo mai a ribaltare il risultato.
A tutto ciò si aggiunge anche la difficoltà di fare a meno di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, ormai prossimo a firmare il prolungamento del contratto, ha saltato tante partite quest'anno a causa del Covid contratto ad inizio stagione e ai continui problemi muscolari che tanto lo hanno tormentato. Spesso è stato Rafael Leao ad occupare il posto da prima punta in sua assenza, ma si contano sulle dita di una mano le sue ottime prestazioni e i suoi gol. Anche Mario Mandzukic, arrivato a gennaio proprio per essere il 'vice-Ibra', ha giocato pochissime partite senza mai trovare la via della rete. A parte qualche lampo di Rebic, Pioli soffre l'assenza del numero undici rossonero.
Arrivati a questo punto del campionato, con sei gare alla fine e uno scudetto nelle mani dei cugini interisti, il Milan deve assolutamente centrare la qualificazione per la prossima Champions League. Nel frattempo Maldini e Massara devono fare tesoro di tutto quello che è successo durante la stagione. I rossoneri hanno bisogno di un altro attaccante in grado di garantire gol e ottime prestazioni nel momento in cui Ibrahimovic non sarà disponibile. Prossimo ai 40 anni, lo svedese non potrà garantire 38 partite all'anno. Allo stesso tempo, però, bisogna confermare i big della squadra: Donnarumma e Calhanoglu. Quello che si augurano i tifosi milanisti è che il finale di stagione sia tanto bello quanto lo è stato quello iniziale. Ecco le parole d'amore di Zlatan Ibrahimovic dopo il rinnovo di contratto con il Milan
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