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Milan, un 2024 tra addii illustri, cambi in panchina e tanta incertezza

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Il 2024 del Milan è stato un anno particolare: due cambi in panchina, tanti addii importanti, ma soprattutto l'incertezza che regna sovrana
Redazione

di Valentina Alduini

Il 2024 è agli sgoccioli e, in questo anno bisestile, in casa Milan i giorni sono trascorsi tra sorprese e colpi di scena. Basti pensare alla guida tecnica della squadra: se l’anno è iniziato con Stefano Pioli al timone, ecco che dall’estate si è passati a Paulo Fonseca per concludere l’anno con Sergio Conceicao.

Il cambio in panchina estivo era qualcosa che ci si attendeva ma, forse, ciò che ha lasciato sorpresi è il nome del sostituto. Chiariamo sin da subito: le qualità di Fonseca non si discutono, anzi.  Il portoghese ha cercato sin da subito di imporre il suo credo calcistico alla rosa, talvolta facendo anche scelte forti ma alla fine della stagione 2023-2024 il suo nome non sembrava essere tra quelli papabili per il post-Pioli.


Chi, infatti, non ricorda il toto allenatore? Julen Lopetegui, che è sembrato essere vicinissimo alla guida del Milan. Antonio Conte, ventilato ma mai dato per certo nella rosa dei candidati. Thiago Motta, che è poi andato ad allenare la Juventus. Ma, facendo un passo indietro, come si è concluso lo spezzone del 2024 in cui Pioli ha guidato il Milan? In Serie A i rossoneri si sono classificati secondi alle spalle dell’Inter con 75 punti, raggiungendo dunque la zona Champions League.

A proposito di Europa, dopo l’uscita dalla Champions League ai gironi, Pioli e i suoi sono approdati in Europa League. Tuttavia, anche in questa competizione, le cose non sono andate per il meglio con la squadra che ha ceduto il passo contro la Roma nei quarti di finale. Dunque, un bottino che ha lasciato l’amaro in bocca e che ha reso ancor più scricchiolante la posizione dell’ex tecnico. Ma, nel 2024, non ci sono stati soltanto i saluti con Pioli (in cinque anni ha vinto uno scudetto e riportato il Milan in Champions League).

Nell’ultima giornata di campionato, infatti, sono arrivati gli addii di Olivier Giroud e Simon Kjaer. L’attaccante francese e il difensore danese, insieme all’ex allenatore, sono stati omaggiati da club e tifoseria dopo anni intensi e ricchi di momenti emozionanti. Entrambi hanno dato tanto ai rossoneri, facendo da guida in campo e fuori. Dunque, la chiusura della stagione 2023-2024, ha rappresentato la fine di un ciclo e ha dato via ad un nuovo percorso che sta ancora cercando di prendere forma.

Come detto, l’arrivo di Fonseca ha rivoluzionato il concetto calcistico in casa Milan. O, almeno, questo è quello che ci si sarebbe attesi. La proposta iniziale era quella di un calcio più offensivo ed è quello che ci si auspica di vedere con maggiore costanza nel 2025. Tuttavia, sino a questo momento, negli ultimi mesi del 2024 il percorso della squadra è stato una sorta di “sali e scendi” dalla giostra. Prestazioni convincenti alternate ad altre nettamente opposte. In fase difensiva, dove è arrivato anche Strahinja Pavlovic ad arricchire il reparto arretrato, c’è stata parecchia incertezza.

In avanti, dove il mercato ha portato in rossonero Álvaro Morata e Tammy Abraham, l’incisività si è vista a tratti e troppo spesso è stata labile. Bene, a centrocampo, dove Tijjani Reijnders e Youssouf Fofana hanno cercato di dare spessore al gioco del Milan. Tuttavia, come detto in precedenza, Fonseca è stato protagonista anche di scelte forti circa le decisioni di campo. Nello specifico, hanno fatto rumore, le esclusioni dall’undici titolare (per più di una volta) di Rafael Leão e Theo Hernández.

I due, tra i senatori del gruppo, hanno a turno “assaggiato” la panchina. Per il tecnico è stata, chiaramente, una semplice scelta tecnica e legata al rendimento dei giocatori che dovevano recuperare la forma migliore. Ma, mediaticamente, le sue decisioni hanno comunque fatto parlare. Ad oggi, il Milan va a chiudere il 2024 con 27 punti in classifica (e il match da recuperare contro il Bologna) ed è ancora in lizza per proseguire il suo cammino in Champions League. Sebbene molto attardato in classifica. Per questo motivo, le acque sono tutt’altro che tranquille.

Infatti, un colpo di scena ha fatto concludere con il botto l’anno: dopo il pareggio contro la Roma, Fonseca è stato esonerato e al suo posto è arrivato il connazionale Conceicao. L’ex tecnico del Porto avrà innanzi una situazione non semplicissima da gestire ma cercherà sin da subito di imprimere la sua impronta calcistica per fare in modo che la squadra riesca a risalire la china. Quasi come uno scherzo del destino, la prima sfida del Milan targato Conceicao sarà contro la Juventus del figlio Francisco. I rossoneri, infatti, venerdì 3 gennaio alle ore 20:00 affronteranno la semifinale di Supercoppa Italiana proprio contro la squadra guidato da Motta.

Dunque, un 2024 fatto di tanti colpi di scena e non molto tranquillo per il Milan. Se l’anno solare si è concluso con il pareggio in campionato contro la Roma, ecco che la squadra è chiamata ad aprire il 2025 con un altro “botto”. Questa volta positivo. L’auspicio è che il cambio in panchina possa portare a un risveglio della squadra che, ultimamente, sembrava assopita. Sarà il (secondo) tecnico portoghese la sorpresa del nuovo anno del Milan? I rossoneri saranno capaci di reagire tempestivamente per addrizzare una stagione che non sta andando nel migliore dei modi? Certamente, una cosa che il club dovrà lasciarsi alle spalle del 2024 è l’incertezza che in diverse occasioni l’ha fatta da padrona.

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