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Milan all’attacco: Giroud guida, Colombo può crescere, Okafor è duttile

Stefano Pioli AC Milan amichevole Real Madrid-Milan 3-2 precampionato 2023-2024
Giroud è una garanzia per il Milan, ma gli serviva un ricambio che ora c'è in Okafor e Colombo, possibili sorprese stagionali.
Stefano Bressi Redattore 

Un reparto, l'attacco del Milan, composto da Olivier Giroud, francese classe 1986, Lorenzo Colombo, classe 2002, e Noah Okafor, svizzero del 2000. Uno diverso dall'altro. Una garanzia e due scommesse. Proprio per questa diversità, forse il Milan ha finalmente completezza in un reparto chiave. Giroud ha esperienza da vendere e può fare da guida; Okafor, appena arrivato, rappresenta la duttilità e ha già dimostrato di poter far bene, ma deve confermarsi; Colombo è giovane e può sfruttare l'occasione per crescere sempre di più. Così si compone l'attacco rossonero. Almeno per ora. Qualcosa potrebbe ancora cambiare. Si alterneranno, scrive la Gazzetta, con caratteristiche diverse. Il reparto offensivo, molto importante, è forse completo, ma con poche certezze.

Davanti il Milan ha sondato tanti giocatori, ma all'improvviso ha scelto Okafor, comunitario che permetterà ai rossoneri di prendere Samuel Chukwueze, nigeriano classe 1999 del Villarreal, con cui si dovrebbe chiudere oggi per circa 25 milioni. Così l'attacco sarebbe del tutto completo dopo gli arrivi precedenti. L'ultima scelta è su Colombo: il Milan vorrebbe tenerlo, ma per la sua crescita avrebbe senso mandarlo a giocare in prestito. In quel caso, il Milan potrebbe prendere un'altra punta giovane.


Poi sarà tempo di campo, che darà il responso. Le premesse per far bene ci sono, ma qualche dubbio c'è... Giroud lo scorso anno è stato spremuto per bene. 47 partite per la precisione, anche con un tendine infiammato. Ricordiamo che ha 37 anni. Ecco, dunque, che Okafor diventa fondamentale: Stefano Pioli ha scelto lui per fare le veci di Giroud ogni tanto.

Okafor si sente pronto, ma certamente non ha le stesse caratteristiche di Giroud: questo significa che, con lui in campo, il Milan cambierà. Un po' come succede con Ante Rebic, croato classe 1993, che ogni tanto ha fatto il centravanti anche discretamente. Pioli ha sempre voluto questo: due attaccanti diversi per avere più soluzioni di gioco. Tuttavia, non è detto che i meccanismi funzionino sempre quando non consolidati. Okafor è certamente atipico, ma ai milanisti già piace, forse perché ha già dimostrato di poter far bene proprio contro i rossoneri. Ora deve confermarlo. LEGGI ANCHE: Milan, fase di stallo per una trattativa >>>

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