Maurizio Sarri, allenatore accostato anche alla panchina del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 'Sky Sport', a margine della premiazione per la 33^ edizione della Panchina d'Oro, soffermandosi anche sul proprio futuro. Ecco, dunque, le sue parole.
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Sul suo futuro: "Cosa si fa in questo periodo? Si cerca di studiare, aggiornarsi, vedere squadre e giocatori. Insomma, quello che fanno tutti gli allenatori in questa situazione. In Italia o in Europa? Dove mi chiamano e dove corrispondono un sentimento e una forte motivazione".
Sull'esonero di Thiago Motta: "È sempre difficile farsi un'idea dall'esterno non conoscendo le dinamiche interne che non vediamo. Sicuramente quando i risultati fanno fatica ad arrivare, queste dinamiche interne che noi non conosciamo possono fare la differenza in certi tipi di scelte".
Sulla lotta Scudetto: "Così incerto sinceramente no, mi farebbe piacere se l'Atalanta se la giocasse fino alla fine, ha una storia bellissima, La convinzione all'inizio che Inter e Napoli avessero qualcosa in più, comunque, c'era. Oggi ho avuto la fortuna di parlare con Conte, sono rimasto contento di aver visto un allenatore innamorato di un popolo. Napoli crea questo, e mi fa piacere".
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