Olivier Giroud, ex attaccante del Milan in forza al Los Angeles FC, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'Le Parisien', ripercorrendo tutta la sua carriera a partire dallo spelling del suo nome e cognome. Ecco, dunque, le sue parole.
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Su Zlatan Ibrahimovic: «I come Ibrahimovic. Può passare per qualcuno un po’ arrogante, ma è soprattutto un uomo carismatico. In uno spogliatoio, si mostra, ad esempio, attento al benessere del gruppo. È molto attento e allo stesso tempo esigente con se stesso come con la squadra, specialmente i più giovani. Zlatan è una forza trainante, un leader. Ti rende un giocatore migliore. Condividiamo valori comuni: il rispetto, il lavoro e la professionalità».
Sul Milan: «I come Italia. Ho trascorso nove anni bellissimi in Inghilterra. Ma difficilmente potrei trovare un posto migliore come la Serie A, il grande Milan con lo scudetto nel 2022. Da bambino, ho sostenuto questo club e sono stato estremamente orgoglioso di difendere i suoi colori per tre anni. Ho avuto la possibilità di lavorare lì con Maldini, Pioli, Ibra … Mi sono divertito in Italia. Per quanto riguarda la passione dei tifosi, l’amore per il calcio, non avevo mai sperimentato nulla di simile prima. San Siro è il vero tempio del calcio».
Sulle ovazioni: «O come ovazioni. Prima c’è stato l’omaggio a San Siro, il 25 maggio 2024, alla presenza della mia famiglia per il mio addio al Milan. Uno dei momenti più forti della mia carriera. Ero molto commosso. A differenza di Montpellier, Arsenal o Chelsea, sono stato in grado di salutare davvero come desideravo i tifosi. Ho lasciato una traccia».
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