Il taglio del nastro dello spazio rinnovato si è tenuto oggi proprio presso la sede di Kayros, alla presenza del Segretario Generale di Fondazione Milan Rocco Giorgianni, del Segretario Generale di Fondazione AEM Laura Colombo, del fondatore dell'Associazione Kayros Don Claudio Burgio e dei giovani ospiti della realtà milanese, che hanno subito inaugurato il campo con una serie di calci di rigore. Ha inoltre preso parte all'evento anche il centrocampista di AC Milan Ruben Loftus-Cheek.
"Sono felice di aver avuto l'opportunità di visitare la sede di Kayros, incontrare i ragazzi che beneficiano del lavoro dell'associazione, rappresentando in questa occasione un Club e una grande istituzione sociale come il Milan da sempre attenta alla propria comunità", ha detto il calciatore inglese. "Lo sport è condivisione di momenti unici e di forti emozioni, di regole e culture, di valori e iniziative capaci di contribuire in maniera concreta a un cambiamento positivo dell'intera società".
L'iniziativa si inserisce nel programma Assist – Mission Playground di Fondazione Milan, che dalla stagione 2020/21 ha già portato alla riqualificazione di altri sei spazi sportivi sul territorio milanese, garantendo a migliaia di giovani un contesto sicuro, strutturato e positivo in cui apprendere valori come rispetto, inclusione, lealtà e collaborazione. L'integrazione sociale può essere agevolata anche dalla libertà di muoversi autonomamente sul proprio territorio e dal sentirsi parte di una comunità, di una "squadra". Per questo motivo, Fondazione AEM è al fianco di Kayros con altri due importanti progetti. Da un lato, offrendo sostegno per aiutare 50 ragazzi a conseguire la patente, utile anche per la ricerca di un impiego, con un contributo per l'esame teorico e pratico. Dall'altro, supportando i giovani di "AC Kayros" per la partecipazione al campionato CSI OPEN a 7 e al campionato CSI TOP JUNIOR a 11.
Rocco Giorgianni, Segretario Generale di Fondazione Milan, ha dichiarato: "Da oltre vent'anni, promuoviamo la pratica sportiva in quanto motore di un cambiamento positivo, capace di avere un impatto concreto sulle vite dei nostri beneficiari e su fenomeni quali la povertà educativa, la dispersione scolastica e l'esclusione sociale, come anche di contribuire alla costruzione di un futuro migliore. Siamo felici di contribuire alla rigenerazione di questo spazio sportivo, che ospiterà tra l'altro le attività promosse nell'ambito del nostro programma Sport for Change, che realizziamo qui a Kayros sin dalla stagione sportiva 2020/21 e che intende offrire a tutti i giovani l'opportunità di far fiorire i propri talenti, a prescindere dal contesto sociale di provenienza".
Alberto Martinelli, Presidente di Fondazione AEM, ha commentato: "Fondazione AEM, oltre ad impegnarsi nella tutela e valorizzazione del proprio patrimonio storico, è da sempre molto attenta ai temi dell'integrazione sociale e della formazione. Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere il progetto di ripristino del campo sintetico dell'area della comunità di Kayros a Vimodrone, unendo le forze con Fondazione Milan per potenziare gli aiuti. Restituire alla comunità un ambiente che possa contribuire ad un reinserimento sociale autonomo e responsabile, dove poter sviluppare e consolidare relazioni di qualità attraverso l'esperienza aggregativa e "formativa" dello sport, è un tassello importante per la costruzione di un contesto positivo e inclusivo".
Don Claudio Burgio, fondatore dell'Associazione Kayros, ha aggiunto: "Lo sport insieme ad altre proposte educative come la musica e il teatro promuovono la parte migliore dei ragazzi. Perciò offrire spazi ben curati e organizzati oltre a persone competenti che li aiutino ad impegnarsi in una attività possono dare una mano ai nostri ragazzi a crescere. Piccoli obiettivi come il presentarsi puntuali, tenere pulito e in ordine, utilizzare le scarpe giuste per non rovinare il campo, la capacità di stare con gli altri coetanei e di collaborare, imparare a rispettare le regole sul campo sono piccoli e grandi obiettivi educativi per i nostri ragazzi che hanno avuto una vita sregolata. Quello che si inizia a vivere in campo poi lo si desidera vivere anche fuori dal campo! Grazie mille a Fondazione AEM e a Fondazione Milan perché credono in questo nostro metodo educativo e ci sostengono da anni. Grazie a loro possiamo accompagnare al meglio i nostri ragazzi sviluppando le loro passioni e i loro talenti!"
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