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Milan, Pioli: "Giroud sta lavorando tantissimo per la squadra. Su Origi..." (getty images)
(fonte: acmilan.com) Tanto è cambiato dall'1-1 dell'andata - Malinovskyi e Bennacer i marcatori - ma ancora di più, da entrambe le parti, rispetto al 2-0 di San Siro che aveva avvicinato il Milan allo Scudetto numero 19. Allora furono due giocate dei singoli a spezzare l'equilibrio e indirizzare l'esito finale di una gara combattuta e tesa. Anche in questa stagione, però, rossoneri e bergamaschi si affidano alla compattezza e allo spirito di gruppo per esaltare le qualità individuali. Il Milan di Mister Pioli vuole dare ulteriore continuità ai recenti successi, mentre l'Atalanta di Gasperini ha già dimostrato di essere in grado di esaltarsi quando in palio ci sono punti importanti. Analizziamo tre possibili chiavi che potrebbero decidere la sfida valida per la 24ª giornata di Serie A:
VERTICALIZZAZIONI E ATTACCO DELLA PROFONDITÀ
Il Milan è camaleontico e, a seconda degli interpreti, varia spesso le proprie soluzioni offensive. L'Atalanta, che prima sviluppava e concludeva l'azione con molti uomini, oggi predilige invece offendere in modo diretto in ripartenza e isolare le qualità individuali. I moduli di riferimento dei rispettivi tecnici sono simili in numerosi aspetti, e i duelli saranno perciò delineati: Malick Thiaw - da centrale nel terzetto arretrato e coadiuvato dai compagni di reparto - dovrà fare attenzione a scegliere con cura quando arretrare e quando aggredire, con Højlund pronto ad attaccare la profondità e Lookman ad affrontarlo nell'uno-contro-uno. Nella porzione di campo opposta, i rossoneri puntano a ritrovare gli spunti e la velocità di Rafa Leão, così come la gamba in inserimento di Tonali ma anche di Krunić per sorprendere la compatta retroguardia bergamasca. Il Milan - dati alla mano - palleggia più dell'Atalanta e dovrà liberare con efficacia e continuità i propri trequartisti tra le linee, in particolare Brahim Díaz, e prestare attenzione ai movimenti di Boga, specialista nel trovare spazi alle spalle del centrocampo.
SOLUZIONI ARRETRATE
A San Siro si sfidano ancora una volta due formazioni schierate con la difesa a 3, per il trio rossonero un'ulteriore occasione per fortificare l'intesa. Kalulu - sulla destra - dovrà guidare Messias, autore a Monza di una prova ordinata e propositiva, e supportarlo in fase di spinta, mentre Tomori potrà limitarsi a fornire un appoggio alle avanzate di Theo Hernández, garantendogli la giusta copertura. Non solo ordinario lavoro, perché l'Atalanta è armata di grandi tiratori dalla distanza, in grado di centrare con regolarità lo specchio di porta. Per questo motivo, aggredire con i giusti tempi di uscita gli avversari senza lasciare libertà e spazi al limite sarà l'obiettivo primario dei difensori rossoneri. Assente Demiral, sarà Djimsiti a guidare i movimenti di Toloi e Scalvini ai suoi lati per la Dea. Inserimenti e supporto offensivo sono all'ordine del giorno per i due laterali di difesa bergamaschi, pericolosi anche sulle palle inattive ma che potranno concedere inevitabilmente varchi da attaccare. Milan e Atalanta vantano due tra gli attacchi più prolifici del campionato e due panchine in grado di rivoluzionare le caratteristiche del reparto d'assalto: per entrambe le formazioni non sarà impresa facile contenere le folate avversarie. e attaccare frontalmente la linea difensiva.
ENERGIE E GESTIONE
Occorrerà non sottovalutare la freschezza e la voglia di rivalsa degli orobici, privi di impegni infrasettimanali in questa stagione e totalmente focalizzati sulle proprie gare di Serie A. I rossoneri, che hanno riacquistato morale e fiducia, dovranno gestire le energie e sfruttare ogni singola risorsa a propria disposizione, dal possesso positivo agli ingressi dalla panchina. L'Atalanta, invece, sta vivendo un periodo altalenante a livello di risultati e si affida agli spunti degli uomini più in forma: il successo all'Olimpico contro la Lazio e il ko interno con il Lecce negli ultimi due match ne sono la prova. Gli orobici, inoltre, hanno il secondo miglior rendimento esterno del campionato, grazie ai 24 punti raccolti fin qui in trasferta. La sfida si preannuncia combattuta e, come ogni scontro d'alta classifica, carica di aspettative: una spinta in più potrebbe arrivare proprio dal pubblico di San Siro. Gli episodi, infine, potrebbero rivelarsi decisivi, e i rossoneri dovranno essere bravi a trascinare il corso degli eventi dalla propria parte con sangue freddo e pazienza. Inter, decisione presa: niente stadio insieme al Milan.
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