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Milan, il rebus centrocampo e l’essenzialità di Bennacer

Francesco Aliperta

Con il Milan atteso da partite molto complicate, approfondiamo l'importanza e l'essenzialità di due giocatori come Tonali e Bennacer

Che le sfide tra Milan e Atalanta rientrino nel destino recente del club rossonero lo si era capito già in quel dicembre del 2019 quando la banda di Gasperini annichilisce i ragazzi, dell'allora, ancora neo allenatore Stefano Pioli. Difatti sono passati quasi più di 4 anni e sotto il ponte sono sgorgati grandi successi ed anche uno Scudetto al quale in pochi credevano. Eppure, nonostante ciò, è bastato un mese, quello di gennaio, a frantumare tutte le convinzioni, tecnico, tattiche e mentali, costruite con pazienza subito dopo quella sonora sconfitta.

Il Milan che ritroveremo domenica a San Siro è una squadra ancora "malata", non me ne voglia il mister che dopo Monza ha affermato una pronta guarigione, poiché vi sono ancora alcuni dettagli che neanche 3 vittorie di fila, con tanto di clean sheet, possono sistemare. Si potrebbe partire dalla difesa, con la scoperta di un trio, Kalulu-Thiaw-Tomori, che tanto potrà dare al futuro della retroguardia rossonera ma che non ha, in questo momento, dei veri sostituiti; oppure, passare all'attacco, dove la nuova sistemazione di Leao sembra quasi limitare l'esplosività innaturale del portoghese. E invece no, il punto focale è un altro, ancora più importante poiché, solo qualche mese fa, risultava essere la vera colonna portante della squadra: il centrocampo.

Un binomio ancora lontano: Tonali-riposo

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Iniziamo da lui, Sandro Tonali, il centrocampista arrivato dal Brescia ed erede di Pirlo, solo quando appariva ad un passo dall'Inter, poi diventato, per gli altri, la brutta copia di Gattuso una volta indossata la maglia del Milan. Il classe 2000 è esploso durante la stagione scudetto, il gol su punizione contro il Cagliari sembrò stappare il tappo al suo talento, portandolo a giocare grandi partite e a supportare al meglio un Franck Kessie da alcuni ancora rimpianto. Inutile ricordare la rete messa a segno contro la Lazio per il definitivo 1-2 o ancora la doppietta contro il Verona, i veri highlights di Sandro riprendono tutti i palloni rubati e difesi, tutte le arringhe fatte sotto la curva Sud e quel temperamento tipico di chi sente la maglia sulla propria pelle. Ecco, quel Tonali c'è ancora, basti rivedere la prestazione contro il Tottenham, ma è la benzina a mancare.

Anche contro il Monza il centrocampista è apparso lontano dalla forma ottimale, ha perso più palloni del solito e anche nei recuperi non portava il passo adeguato. La necessità, purtroppo, lo porta, e porterà, a giocare tutte le partite, poiché non sembra esserci un rincalzo adeguato. Un Vranckx ancora fuori dagli schemi tattici ed un Bakayoko rispolverato per l'occasione non rappresentano il cambio giusto, anche per il ruolo da leader in campo. Durante la prossima finestra di mercato servirebbe operare proprio lì, dato che anche domenica, contro l'Atalanta, vedremo un Sandro Tonali arrembante, aggressivo e deciso ma anche, e soprattutto, stanco.

Bennacer vero faro del centrocampo

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I più critici ripetono ad oltranza che il periodo nero che ha condotto a 4 sconfitte consecutive, con 13 gol subiti, è iniziato al minuto 74 di Milan-Roma: nello stesso istante in cui Ismael Bennacer viene sostituito e lascia il prato di San Siro. Vero che non si va avanti con i se e con i ma, non sappiamo se con l'algerino in campo avremmo mantenuto il risultato e portato a casa la vittoria, tuttavia, sappiamo che fino a quel momento, con lui a dirigere la manovra, il Milan stava dominando una docile Roma. Quanto fondamentale sia Bennacer non lo scopriamo di certo oggi, la sua presenza in mediana rivela spiragli che altri neanche immaginano, tant'è che squadre come Liverpool e Manchester City si sono mostrate molto interessate alla sua situazione contrattuale.

Ma anche per lui, come per Tonali, vale lo stesso discorso. L'immensa umiltà e disponibilità di Krunic ci ha, comunque, portato alle precedentemente citate 3 vittorie di fila, ma i limiti di un egregio giocatore come il bosniaco li si sono visti nel momento in cui avrebbe dovuto condurre una qualsiasi manovra offensiva. Sia chiaro, sempre e solo complimenti ad un jolly come Rade, presente senza eccezioni quando chiamato in causa, ma la capacità di Bennacer nell'imbucare con un lancio o un filtrante teso, di coprire e anticipare una linea di passaggio è circoscritto a pochi giocatori in quel ruolo. Difficile pensare che il Milan possa arrivare ad acquistare un altro top del livello di Ismael, ma se si fosse pensato ad un sostituto dalle qualità, anche potenzialmente, simili, forse, ad oggi, sentiremmo un po' meno la sua mancanza. Milan, ecco il nuovo nome in attacco per giugno >>>

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