È durato poco l'entusiasmo intorno a Brahim Diaz per il Milan, visto che lo spagnolo classe 1999 tornerà a sedersi in panchina sabato. Le tante partite lo aiutano nell'avere subito una nuova possibilità, ma i suoi alti e bassi, scrive Tuttosport, sono certamente un caso. Dopo aver illuminato San Siro alla prima giornata con gol e assist, a Bergamo è tornato spento. È tornato quel giocatore che ha spinto il Milan a spendere tanti soldi per Charles De Ketelaere, belga classe 2001 arrivato in estate e pronto a prendergli il posto. Finora due partite da titolare per Brahim Diaz, che comunque sia con la buona che con la brutta prestazione è stato sostituito: segnale che le gerarchie sono destinate a essere chiare. Anche lo scorso anno era partito forte per poi calare, ma quest'anno rischia di essere ancora meno duraturo in avvio. Lo scorso anno ha perso il posto anche a causa della positività al Coronavirus, con Stefano Pioli che non lo considerava più titolare inamovibile. Ha concluso con tre gol e tre assist. Troppo poco.
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Milan, Brahim Diaz è di nuovo discusso: soliti alti e bassi
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E pensare che non c'era De Ketelaere e non c'era neanche Yacine Adli, francese classe 2000 arrivato anch'egli in estate. Lo scorso anno Brahim Diaz ha giocato poco più della metà dei minuti, quest'anno rischia di scendere molto sotto quella soglia. Anche perché ora il Milan ha pure alzato il livello. Se però Brahim Diaz è rimasto è perché c'è grande fiducia di tutti nei suoi confronti. Ora però il numero 10 del Milan è chiamato a ripagarla. A fine stagione il Milan dovrà scegliere se riscattarlo per 22 milioni (con il Real Madrid che potrà poi ricomprarlo a 27) o no. Di certo per spendere quella cifra servirà un salto importante. Ecco com'è andato il sorteggio di Champions League per il Milan: clicca qui >>>
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