Milan, basta con gli allarmismi: non c’è nessun caso Leao. Ecco perché

Esce Leao e il Milan segna. Fermi tutti, è solo casualità. Sta facendo molto discutere, dopo il match di Champions League contro il Bruges, la sostituzione di Rafael Leao. Paulo Fonseca, nel post partita, ha provato a spiegare come tale cambio fosse del tutto naturale, avendo inserito un giocatore, in questo caso Noah Okafor, in grande fiducia dopo la prestazione nella vittoriosa partita contro l'Udinese.

Lo ribadiamo, è pura casualità. Fino al momento della sua sostituzione, Leao stava giocando come il migliore in campo: fiammate improvvise, tanti dribbling e occasioni mal sfruttate dai suoi compagni. Il valore della stella portoghese non si mette in discussione e l'entrata in campo di Okafor non certifica alcun malumore.

Leao non sarà mai un caso

Mai come questa volta la sostituzione può essere ben giustificata. Okafor, reduce da un'ottima prestazione contro l'Udinese, è stato inserito nel momento giusto del match. Il Milan aveva da poco subito il gol del pareggio e aveva bisogno di maggiore freschezza per creare degli spiragli offensivi. Detto, fatto. L'attaccante svizzero entra, super un uomo sulla fascia e dona a Reijnders l'assist per il 2-1. Stessa cosa, tra l'altro, capita a fascia inversa: sgasata di Chukwueze e passaggio vincente ancora per il centrocampista olandese.3-1 e match chiuso.

Perché, dunque, fa così discutere l'uscita di Leao? Semplice, perché si tratta del portoghese. Il pubblico, che sia rossonero o meno, si aspetta sempre qualcosa di speciale dall'esterno del Diavolo. Leao, di fatto, stava giocando al meglio delle sue possibilità, ma nel momento che in panchina hai un giocatore in forma come Okafor le riflessioni arrivano in modo assolutamente naturale.

La stagione è ancora lunga e le forze fresche, e piene di autostima, servono ora più che mai. Arriverà anche il gol per Leao, ma dobbiamo attenderlo con la massima serenità, senza allarmismi o isterie.

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