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Davide Calabria (difensore AC Milan), qui durante Sampdoria-Milan 1-2 (Serie A 2020-2021) | AC Milan News (Getty Images)
ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Davide Calabria, terzino rossonero, è intervenuto nella trasmissione 'L'Inferno del Lunedì', in onda su 'Milan Tv'. Ecco le sue dichiarazioni:
"Dove c'è bisogno di giocare, gioco. Sono stato sempre jolly dal settore giovanile. Sono nato centrocampista e poi Inzaghi mi ha sputato terzino sinistro perché non c'erano giocatori. L'anno dopo mi ha messo a destra. Sapevo come muovermi in più ruoli".
"E' lo stile Milan. Devi avere disciplina, avere rispetto per tutti, ma paura di nessuno. E' una cosa che ti passano nel settore giovanile. E' stato bello crescere qua, ancora più bello giocare in Prima Squadra".
"Ho passato un anno negativo insieme alla squadra. Abbiamo subito un po' troppo la negatività che c'era intorno. Mi ero lasciato abbattere. Ho capito che c'era bisogno di lavorare. Ma non abbiamo ancora vinto niente, ci sono ancora tante partite".
"All'inizio era il mister che chiedeva di essere più bilanciati. Theo alto io basso e fare la fase difensiva. Ero uno tra i migliori in Europa difensivamente. Continuando a giocare in maniera propositiva sono andato più avanti. Questa cosa che la squadra spinge ti porta ad arrivare più avanti. Anche il mister mi dice che posso andare. Sono libero".
"Sono contento, fa piacere che i tifosi mi apprezzino. Devi esserci dentro con la testa, soprattutto quest'anno che c'è poco tempo tra una partita e l'altra. E' anche merito della squadra".
"E' una cosa che mi stimola molto. Posso aiutare la squadra limitando gli avversari. I colpi di genio dei giocatori che abbiamo affrontato potevano influire, ma avendoli limitato sono contento. La difficoltà maggiore? I primi minuti da centrocampista, per il resto va bene".
"Ovvio che ci pensiamo, se siamo lì non è un caso. Lo stemma che indossiamo deve riportare ad ambire allo Scudetto, non dobbiamo avere paura di pronunciarlo. L'obiettivo di inizio anno era un altro, ma adesso non dobbiamo avere paura".
"Cafu è Cafu, io voglio parlare della mia carriera. Lui è stato uno dei miglior di sempre, piano con i paragoni".
"Mi piace molto l'NBA. Quando posso mi piace molto vedere le partite. Mi sono affezionato agli Warriors. Mi piace com'è stata costruita la squadra. Kobe Bryant? Era uno dei miei idoli, la sua dedizione al lavoro è stata ispirazione per tanti. Ci sono rimasto parecchio male, penso potesse dare ancora tanto al mondo".
"E' nato tutto quasi per caso. Con il lavoro quotidiano siamo rimasti davanti. Con le qualità che abbiamo il lavoro ci sta ripagando. Continuare così è possibile, non dobbiamo mollare perché ci sono squadre già attrezzate".
"Se questa rosa può essere rafforzata è giusto che venga fatto. Questo momento difficile per noi lo stiamo affrontando alla grande. Sapere che la società è con noi fa piacere".
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