'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, parlando della ricerca del Milan di un attaccante che possa sostituire Olivier Giroud in questa sessione estiva di calciomercato, ha sottolineato come Romelu Lukaku occupi, nella 'lista della spesa' dei rossoneri, un posto di rilievo. Questo perché il belga ha all'attivo oltre 300 reti nei club e perché nella Serie A italiana, in particolare nella fila dell'Inter di Antonio Conte i primi due anni, ha dimostrato di poter fare la differenza. Il Milan, quindi, punta Lukaku ... ma non a tutti i costi. Per 'Big Rom', secondo la 'rosea', il Milan non intende fare follie. Né come spesa per il cartellino né per lo stipendio.
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Il Milan, per Lukaku, non intende andare oltre i suoi parametri economici. Il Chelsea, club con cui Lukaku è sotto contratto fino al 30 giugno 2026 e nel quale ha fatto ritorno dopo l'anno in prestito alla Roma (21 gol in 47 partite in tutte le competizioni), aveva concordato con i giallorossi un eventuale riscatto intorno ai 40 milioni di euro. I 'Blues', per il momento, vogliono monetizzare dalla sua cessione e non vogliono più cederlo in prestito. O, perlomeno, in prestito senza un obbligo di riscatto.
E per lo stipendio? Il Milan ha la certezza che Lukaku potrebbe contare sul Decreto Crescita perché lo ha avuto quando è arrivato in Italia e non ha mai perso i requisiti per sfruttarlo. E, anche se il Decreto è stato abolito per i nuovi arrivati dopo il 1° gennaio 2024, lui era e rimane un “impatriato”.
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