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Cardinale, non dimenticare le promesse fatte. Milan, sul mercato serve questo

Francesco Aliperta Redattore 
Il Milan vince la Supercoppa ed è il momento che Cardinale mantenga le promesse. Sul calciomercato, invece, serve questo

Sembra passata una vita ma, in realtà, dall'ultima vera e propria intervista di Gerry Cardinale sono passati solo quattro mesi. Il 23 settembre, infatti, il numero uno di RedBird fu intervistato negli Stati Uniti in occasione dell'evento “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”. In quella circostanza spuntò una frase che fece storcere il naso a molti tifosi rossoneri: "Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa".

Ecco, poco meno di due giorni fa il Milan ha alzato al cielo la Supercoppa Italiana. Un trofeo che, di per sé, non avrebbe fatto entusiasmare molto se non fosse arrivato dopo una finale, vinta in rimonta, contro l'Inter. Il popolo rossonero è felice ed esulta come non faceva da quasi due anni. Sergio Conceicao ha portato una nuova energia e sembra che sia riuscito a contagiare tutti, ma proprio tutti. Ora, chiediamo a Gerry Cardinale di mantenere la promessa: il Milan ha vinto ed è arrivato il momento di far sentire la sua voce non solo tramite interviste o documenti di Harvard.

Ora testa al mercato

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Essendo iniziato il mese di gennaio è arrivato anche il momento di pensare al mercato. Il Milan, lo ripetiamo perché non fa mai male, ha vinto un trofeo, ma questo non può nascondere le lacune che possiede la rosa rossonera. Difatti, Sergio Conceicao non può vantare dei cambi all'altezza, sia per una panchina corta che per gli infortunati. Il profilo di Marcus Rashford solletica, e non poco, i tifosi rossoneri, ma ci sarebbe la necessità di intervenire anche in altri reparti.

A centrocampo, ad esempio, Fofana non potrà continuare per molto a mantenere da solo le redini della mediana. Vero che il ritorno di Bennacer rappresenta una buona notizia, ma lo abbiamo visto: l'algerino ha bisogno di tempo per trovare la forma giusta. Reijnders si conferma come uno dei migliori, così come Musah diventa sempre di più un'arma duttile e versatile. Tuttavia, a questa squadra manca, almeno, un altro centrocampista di quantità. In attesa di ritrovare Loftus-Cheek, non è infortunato ma le sue ultime prestazioni non sono certamente sufficienti, il Milan deve guardare con attenzione alle opportunità che si potranno presentare nei prossimi giorni.


Attacco e difesa

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Passiamo all'attacco, giacché Morata non sta propriamente rendendo come ci si aspettava. Il centravanti spagnolo lavora tanto, e su questo non possiamo dire nulla, ma è poco presente lì dove dovrebbe giocare: in area di rigore. Abraham si sta rivelando una gran bella scelta dalla panchina ma sembra chiaro che ai rossoneri serva un attaccante di peso, uno di quelli che sai benissimo dove trovarlo durante i momenti difficili delle partite.

Concludiamo, infine, con la difesa. Di un vice-Theo Hernandez, finora, neanche l'ombra. Qualcuno potrebbe sottolineare la presenza di Jimenez, ma il giovane esterno spagnolo sembra rendere maggiormente in avanti. E Tomori? Nelle ultime settimane si è parlato molto di un interessamento della Juventus per il difensore inglese. Eppure, dall'arrivo di Conceicao la posizione del classe '97 parrebbe rafforzata. Il reparto centrale, così rimanendo, avrebbe a disposizione: Thiaw, Tomori, Gabbia e Pavlovic. Volendo citare Adriano Galliani, potremmo affermare che, in difesa, "se non esce nessuno, non entra nessuno".