Viene prima il Milan
—I tifosi, di tutta risposta, si sono domandati come mai, allora, Cardinale non si sia candidato a presidente della Lega Serie A. Lo statunitense è il proprietario del Milan e la crescita del club rossonero deve rappresentare la priorità. Eppure, il numero uno di RedBird pare avere un piano decisamente più esteso. Vero, a guardare il quadro generale ci sarebbe l'effettiva necessità di sviluppare maggiormente un sistema che si presenta come vecchio e malconcio, ma al tifoso, questa situazione, quanto può interessare?
Lo abbiamo visto con i nostri occhi solo qualche anno fa, quando la Juventus vinceva a ripetizione e la Lega bivaccava fra i diritti tv, tema caldo ancora oggi, e una Nazionale che non riusciva a qualificarsi al Mondiale, anch'esso tema alquanto ricorrente. La situazione ha sì visto dei leggeri miglioramenti, ma siamo ancora ben lontani dalla sola bozza di idea che ha Cardinale.
L'intento, di per sé, è anche nobile, ma tali intenzioni indispettiscono, e non poco, ogni tifoso rossonero. Il Milan viene prima di tutto e spodestare coloro che riempiono lo stadio, aiutandoti con il fatturato, non è assolutamente la mossa più astuta. Il derby avrebbe potuto riportare una momentanea pace fra le due parti, ma Cardinale ha deciso, nuovamente, di parlare da investitore e non da proprietario di un club.
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