Obiettivi e traguardi
—Basta farci caso, Cardinale ha, quasi, sempre parlato al plurale. Si è detto in primis deluso che il Milan non sia in testa alla classifica e che i tanti, tantissimi, infortuni abbiano anche un po' infastidito i piani alti. Un cambio dello staff atletico diventa così scontato ma, spesso, questi cambiamenti congiungono con quello dell'allenatore.
Passiamo poi al concetto di evoluzione. Sembra un parolone, ma in realtà non lo è. Evolversi non significa rivoluzionare, non ci saranno cambiamenti drastici né tantomeno cessioni a catena. La squadra è nuova, lo ha ammesso lui stesso, e ha un naturale bisogno di formarsi. Probabilmente non assisteremo ad un'estate di grandi e faraonici colpi, ma neanche di vendite dolorose. Il Milan ha bisogno di qualche aggiustamento, poiché i giocatori di valore ci sono, ma necessità di novità: una ventata di aria fresca insomma.
Il progetto di Cardinale è a 360 gradi. Non riguarda, e non riguarderà mai, solo e soltanto la squadra ma anche tutto ciò che ruota attorno al Milan, compreso il tanto chiacchierato stadio. La società rossonera deve evolversi per stare al passo con i top club europei e, per farlo, ha l'obbligo di districarsi da un sistema calcistico, quello italiano, ormai cementato nel passato. LEGGI ANCHE: Coppa Italia Femminile, Milan-Roma 0-2. Le rossonere cadono. Leggi le nostre pagelle
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