Milan, Conceicao indisposto per le interviste: ma il regolamento è chiarissimo

Nel post partita di Como-Milan, Sérgio Conceicao ha mostrato una certa indisposizione nei confronti delle interviste precedenti al fischio di inizio dell'incontro. Il tecnico lusitano, prima di analizzare la prestazione dei suoi giocatori contro i lariani, si è lamentato delle differenze rispetto al Portogallo nella gestione delle dichiarazioni precedenti al fischio d'inizio: "Avevo caldo dappertutto, vivo così la partita. Quelli della società devono parlare di più e io di meno prima della partita, non sono abituato, chiedo scusa. In Portogallo era diverso. Non parlo neanche alla mia famiglia due o tre ore prima della partita".

Non si è ben capito se il suo intervento fosse una presa di posizione nei confronti della società, che a suo dire dovrebbe prendersi più responsabilità prima delle partite del Milan. Difficile che la lettura possa essere questa, anche se comunque Sérgio Conceicao ha citato la società. Più probabile, invece, che fosse rivolto al sistema di interviste, per cui lui ritiene non corretto che un allenatore debba presentarsi ai microfoni delle emittenti. Questo perché, per carattere suo personale, prima di un incontro lui non parla a nessuno, come ammesso da lui stesso. Ma al di là di questo, cosa dice il regolamento? Ha ragione il lusitano a lamentarsi?

Milan, Conceicao contro le interviste pre partita: ecco cosa dice il regolamento a riguardo

Secondo quanto si legge nel 'Regolamento Interviste e Accesso agli Impianti Sportivi', al comma 3.1.2 denominato 'Interviste pre Gara sul Terreno di gioco', le emittenti hanno "il diritto ad effettuare - sul Terreno di gioco - Interviste in Diretta all’allenatore (con presenza garantita in almeno il 50% delle Gare) o a un Tesserato rappresentativo, singolarmente o, a discrezione delle Società Sportive, previa comunicazione a Lega Serie A entro 5 giorni dalla disputa della Gara, congiuntamente all’allenatore o al Tesserato rappresentativo dell’altra Società Sportiva".

Cosa significa tutto ciò? Che al di là della gestione delle interviste in casa o in trasferta, per cui non è riportata alcuna specifica, l'allenatore deve garantire il 50% di interviste prima delle partite. Che queste siano concentrate nelle prime 15 gare o nelle ultime 15 poco importa. L'aspetto fondamentale è che non può scendere sotto quella soglia. A conti fatti, quindi, Sérgio Conceicao si è mostrato indisposto per il nulla, dal momento in cui è obbligato a fare queste interviste. Una volta ogni due settimane, di media, è un sacrificio che dovrà fare. LEGGI ANCHE: Milan, l'inghippo Okafor e il dubbio Rashford: ma la priorità sul mercato è un'altra>>>