Il giorno dopo risulta ancora più difficile spiegare e analizzare la sconfitta del Milan contro il Torino. I rossoneri non approfittano degli stop di Bologna e Lazio e la rincorsa alla prossima Champions League si fa sempre più difficile. Ormai, gli avversari sembrano aver capito come fermare gli uomini di Sergio Conceicao, una squadra che fa enorme fatica contro le difese arroccate e soffre terribilmente le ripartenze. A tal proposito, al centro delle discussioni c'è proprio la formazione rossonera, definita da molti come troppo offensiva.


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Milan, con le quattro punte si fa fatica. E le statistiche sono deludenti
Le quattro punte
—Ci riferiamo, ovviamente, alle quattro punte. 4-2-fantasia, "I Fantastici 4", potremmo chiamarli in tanti modi diversi ma l'apporto, rispetto a qualche mese fa, sembra addirittura peggiorato. Difatti, da quando sono arrivati Gimenez e Joao Felix, il Milan fatica a segnare nonostante la tanta qualità in avanti: cinque partite finora (con tutti e quattro in campo) e solo cinque gol segnati. Ma non solo, poiché i rossoneri effettuano tanti tiri ma davvero troppo pochi in porta.
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Insomma, non possiamo che dare ragione a Conceicao quando dice che il calcio è semplice. Gli avversari del Milan lo sanno e rispondono alle quattro punte con con un tattica molto difensiva, ben coscienti degli spazi a disposizione. Cosa deve fare, dunque, il tecnico portoghese? Trovare maggiore equilibrio. Questo, però, costringe l'ex allenatore del Porto a fare a meno di uno dei quattro. Risulta difficile pensare a un Gimenez in panchina, così come Joao Felix (nonostante le ultime e deludenti prestazioni) e quindi il pensiero va subito a Rafael Leao e Christian Pulisic.
Chi in panchina?
—I due esterni hanno offerto prove altalenanti. Pulisic, in particolare, era reduce da un infortunio ma la partita contro il Torino sembra aver fatto intravedere una buona forma fisica per lo statunitense. Leao, invece, continua il suo periodo negativo. Il portoghese non sta rendendo come suo solito e i numeri parlano chiaro: appena 5 gol e 5 assist in 23 presenze. Eppure, e paradossalmente, Leao è riuscito a fare la differenza quando è partito dalla panchina. Basti pensare alla finale di Supercoppa contro l'Inter ma anche alla sfida contro l'Empoli, match che sblocca proprio lui con un colpo di testa.
A Conceicao l'ardua scelta, insomma. Appare ormai chiaro che uno schieramento così offensivo non possa portare i risultati sperati. Serve equilibrio, serve organizzazione e soprattutto carattere. Il Milan si gioca una stagione intera nei prossimi tre mesi, tra Coppa Italia e campionato, e Conceicao deve assolutamente trovare una soluzione ai problemi rossoneri. LEGGI ANCHE: Pagelle Milan Futuro-Pescara 2-3: Bartesaghi, che involuzione. Camarda…>>>
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