Diventa dunque chiaro, ma si sapeva, che l'avventura rossonera di Conceicao non comincerà con un impegno facile. Il primo obiettivo del tecnico portoghese non riguarda il tema tattico, ma quello mentale. Il Milan visto finora è sempre stato mentalmente fragile, un castello di vetro che cade alla prima difficoltà. Conceicao dice bene quando spiega che avrà bisogno di entrare nella testa dei suoi giocatori: instillare un atteggiamento giusto, testardo, può rappresentare il primo passo avanti.
Tanta curiosità, ma attenzione
—Torniamo al punto iniziale. Il Milan di Conceicao desta parecchia curiosità. I tifosi vedono in lui il primo sintomo di un cambiamento che deve essere inevitabile. Tuttavia, ammirarlo come il salvatore della patria è un errore grossolano, ingenuo. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che la squadra rossonera ha una stagione da svoltare, una classifica, in campionato, da aggiustare e un percorso in Champions League da concludere con due vittorie.
Serve tempo, nonostante questo non possa rappresentare una scusa, e pazienza. Il Milan di Conceicao non brillerà già da domani, ma non lo farà neanche fra due partite. Si ripartirà dalle fondamenta e la creatura del tecnico portoghese la potremmo scorgere solo quando il gruppo rossonero potrà vantare tutte le sue pedine. Eppure, al primo inciampo non si potrà urlare al fallimento, così come alla prima vittoria non si potranno stabilire obiettivi incredibili. Serve equilibrio, come spiega lo stesso Conceicao, sia sul rettangolo di gioco che sui giornali. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – António Silva in rossonero? Ecco l’idea di Mendes
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