Al piano tattico ci arriveremo, ma Conceicao ci tiene a ricordare che il tempo non può essere un alibi. Il Milan non vive una bella situazione ma non per questo deve abbattersi, anzi. La parola d'ordine è reazione, ma serve che il gruppo guardi verso lo stesso orizzonte. Per il tecnico portoghese sono tutti uguali, non vi è una gerarchia e non vi sono intoccabili: se non ti alleni bene allora non giochi. Un concetto che abbiamo già potuto assaporare con Paulo Fonseca, ma con l'ormai ex allenatore rossonero sembrava esserci anche qualche intoppo interpersonale.
Vincere e vincere
—Calcio dominante? L'importante è metterla dentro. Le porte sono due: in una devi segnare e l'altra la devi difendere. Il calcio è semplice, dopotutto. Conceicao parla e i tifosi si entusiasmano. Non ci sono proclami di bel gioco, spettacolo o quant'altro, c'è solo un obiettivo: vincere le partite. Queste sono frasi che fanno bene, in questo momento, perché donano all'ambiente un obiettivo comune. Il tecnico portoghese trasferirà, o quantomeno proverà, tutta la sua motivazione, tutta la sua fame.
E noi, che siamo dall'altra parte, non vediamo l'ora di poter rivedere il Milan in campo. Sperando che l'approccio rappresenti al meglio la personalità del nuovo allenatore rossonero. Ora più che mai il Milan ha bisogno del sostegno della sua gente. LEGGI ANCHE: Milan, presentato Conceicao: le sue parole in conferenza stampa >>>
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