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Milan-Napoli 0-2 (Serie A 2024-2025) a 'San Siro' | AC Milan News (Getty Images)
Uno dei tanti problemi che sta affrontando nelle ultime settimane il Milan di Paulo Fonseca è quello relativo alla fase difensiva. A questo proposito è necessaria sin da subito una premessa. Non devono ingannare, infatti, gli 11 gol subiti dai rossoneri in queste prime nove partite in campionato. In primo luogo perché vanno aggiunte le cinque reti incassate in Champions League, che fanno salire quindi a 16 la voce 'gol presi'. E poi perché se è vero che la stessa Inter, che ci precede in classifica, ne ha concessi due in più (13), è altrettanto importante sottolineare come diverse volte sia dovuto intervenire Mike Maignan ad evitare passivi più pesanti.
Il problema c'è ed è evidente e i due gol subiti contro il Napoli ne sono lo specchio. Il primo, quello di Romelu Lukaku, arriva per un errore dei due centrali che si invertono i ruoli e soprattutto che non sono esattamente in linea l'uno con l'altro. Il secondo, invece, è causato anche dal fatto che nessuno esce convinto su Khvicha Kvaratskhelia che ha tutto il tempo di fintare più volte per poi trovare lo spazio per la conclusione. Su cui per altro le colpe di Mike Maignan, è giusto dirlo, ci sono.
Ma dove sbaglia il Milan? Al di là del modo di difendere diverso dal passato e dalla qualità degli interpreti, c'è un problema forse maggiore. A differenza di altri top club di Serie A, infatti, i rossoneri non hanno una vera coppia di centrali titolari. Un dato impressiona in questo senso. Nelle dodici partite sin qui giocate ci sono state ben cinque diverse combinazioni proposte da Paulo Fonseca: una volta hanno giocato Fikayo Tomori-Malick Thiaw e in tre occasioni l'inglese ha accompagnato Strahinja Pavlovic. A queste si aggiungano i cinque match con Tomori-Matteo Gabbia, i due con Thiaw-Pavlovic e il match con il Venezia con Gabbia-Pavlovic.
Quello che ne viene fuori è una confusione in difesa, è l'assenza di una coppia titolare, è la difficoltà a trovare il feeling se il tuo compagno è sempre diverso o quasi. Non solo, perché in casa Milan c'è il caso Fikayo Tomori, anche ieri relegato in panchina. E contro il Napoli è mancato Matteo Gabbia, vero leader del reparto arretrato rossonero. Insomma, se il Diavolo vuole rimettere a posto la retroguardia deve innanzitutto trovare continuità nelle scelte. Questo il primo passo, poi il resto verrà da sé.
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