C'è poco da dire, il Milan viene eliminato dalla Champions League. Dopo un primo tempo dominato, nessuno si aspettava che, nel giro di 6', un singolo, e ingenuo, episodio potesse cambiare le sorti di una partita intera. Andiamo con calma, però. Dal punto di vista tattico, il Milan stava interpretando più che bene lo spartito del match: aggressività, compattezza, velocità e verticalità. Il gol di Santiago Gimenez, dopo neanche 1', aveva messo tutto nei binari migliori. I ragazzi di Conceicao attaccavano e difendevano da squadra, lasciando intravedere la concreta possibilità di approdare agli ottavi di finale contro una tra Inter e Arsenal.


ULTIME MILAN NEWS
Milan eliminato dalla Champions League. Theo Hernandez unico colpevole
L'immaturità di Theo
—Cos'è successo poi? Su questi palcoscenici così importanti, in queste partite che ti possono cambiare mentalmente, succede che se pecchi di immaturità vieni punito severamente. Parliamo di Theo Hernandez, unico e vero colpevole di questa eliminazione. Spiace scrivere queste parole, sottolineare queste frasi, ma il terzino francese porterà sulla coscienza questa eliminazione. La prima ammonizione è pura ingenuità, perché battibeccare con un avversario, in un momento della partita a te favorevole, a cosa può portare? A nulla. Successivamente, il tuffo olimpionico, proprio sotto gli occhi dell'arbitro e cosciente dell'ammonizione precedente, rappresenta una maturità non ancora acquisita, nonostante i 27 anni.
LEGGI ANCHE
Sull'onda della stagione
—Questo è sicuramente il picco di una stagione con tantissimi bassi e pochissimi alti. Theo Hernandez non è assolutamente il terzino visto nelle scorse stagioni, quel giocatore dirompente e dominante, capace di infrangere il record di un certo Paolo Maldini e di firmare gol pesanti come nell'annata del 19esimo scudetto. C'è sicuramente un fascicolo da aprire, un dibattito molto ampio che riguarda, e riguarderà anche in estate, il nazionale francese.
Un episodio del genere rischia di cambiare nettamente tutto ciò che circonda Theo Hernandez. Dalla trattativa per il rinnovo fino alla sua valutazione di mercato, senza dimenticare la reazione che avrà il popolo rossonero e delle conseguenze mentali su un ragazzo che, come detto da Ibrahimovic in conferenza, non riesce a trovare il suo "Trigger Point". Rimane l'amarezza, nonché l'ennesima delusione di una stagione che rischia di essere fallimentare sotto ogni punto di vista. Al Milan, adesso, rimangono solo due obiettivi: il quarto posto in campionato e la vittoria della Coppa Italia. Tuttavia, se ti chiami Milan e il tuo massimo traguardo è rappresentato dall'ultimo gradino del podio, allora, c'è qualcosa che non va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA