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Paolo Scaroni e Giorgio Furlani, presidente e amministratore delegato del Milan (getty images)
Era nell'aria, adesso è arrivata anche l'ufficialità: Paolo Maldini non è più il direttore dell'area tecnica del Milan. Lo ha annunciato il club rossonero attraverso un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, ringraziando l'ex capitano per aver contribuito al ritorno del Diavolo in Champions League e alla conquista dello scudetto nella stagione 2021/2022. Dietro a questo annuncio, però, vanno spiegati i motivi per il quale Gerry Cardinale abbia preso una decisione così forte.
Come avevamo anticipato noi di pianetamilan.it, il motivo della rottura tra Paolo Maldini e Gerry Cardinale non stava tanto nella richiesta da parte dell'ormai ex d.t. di avere maggiore budget per operare sul mercato, ma sarebbe legato più alle metodologie di lavoro e all'atteggiamento di costante sfida di Maldini alla proprietà. Dopo aver chiesto e ottenuto maggiore peso all'interno dell'area sportiva, per Cardinale Maldini avrebbe prodotto una sessione estiva, quella passata, a dir poco deludente. Dunque la decisione del proprietario di RedBird è stata quella di tornare alle origini, vale a dire ripristinare decisioni più collegiali in quanto si tratta di un metodo che ha consentito al Milan di vincere uno scudetto.
Il club, come si può leggere attraverso il comunicato ufficiale, tornerà ad assegnare le sue responsabilità 'a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all'Amministratore Delegato'. Se prima in sede di mercato si riunivano Gazidis (il quale ha pagato il ruolo più autoritario chiesto da Maldini), Maldini, Massara, Moncada e Almstadt, da adesso in avanti si tornerà a lavorare in questo modo. Ovviamente senza l'ex capitano del Milan e, con ogni probabilità, Massara. LEGGI ANCHE:Milan, comunicato ufficiale: Maldini esonerato.
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