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Milan, la cronistoria di un disastro: Fonseca, il mercato e la comunicazione

Francesco Aliperta Redattore 

Rimaniamo all'estate rossonera, perché subito dopo l'annuncio di Fonseca si comincia a pensare al calciomercato. L'addio di Olivier Giroud costringe i rossoneri a cercare un nuovo attaccante. Anche in questo caso c'è grande hype, circolano tanti nomi ma l'obiettivo sembra essere uno solo: Joshua Zirkzee. Il centravanti olandese era reduce da una grandiosa stagione col Bologna e il suo approdo a Milanello appariva solo come una questione di tempo. Ecco, però, che giunge una bella problematica: il Milan non cede agli agenti e decide di non pagare alcuna commissione all'entourage del giocatore. Risultato? Zirkzee, alla fine, andrà al Manchester United.

I dirigenti, dunque, passano al piano B. In quel preciso momento, l'opinione sembrava pendere verso un giocatore dalle caratteristiche simili a quelle di Zirkzee. Tuttavia, il Milan ingaggia Alvaro Morata. I due, in comune, hanno solo una media gol non proprio esaltante, ma Ibrahimovic, per smorzare i dubbi, spiega che il centravanti spagnolo è stato acquistato per la sua personalità e la capacità di guidare un gruppo, abbastanza giovane, come quello rossonero.

E poi? Poi arrivano Emerson Royal, anche lui al centro di non poche polemiche, Pavlovic, Fofana e Abraham. 5 acquisti totali, dei quali solo 2 assolutamente necessari. La nota dolente, però, è rappresentata maggiormente dalle cessioni. Risulta difficile, ad esempio, comprendere il perché dell'addio di Daniel Maldini, così come quello di Pierre Kalulu (ceduto a una diretta concorrente come la Juventus) e Alexis Saelemaekers (quest'ultimo ben voluto da Fonseca e poi inserito nello scambio di prestiti con Abraham).

Concludiamo, infine, con l'addio, a titolo definitivo di Charles De Ketelaere. Un suo ritorno in rossonero appariva davvero complicato, ma a far clamore è stata la cifra della sua cessione: "solo" 22 milioni di euro. Ricordiamo, infatti, che il belga era reduce da una stagione molto positiva, impreziosita da 50 presenze, 14 gol e 11 assist, senza dimenticare la vittoria dell'Europa League proprio con l'Atalanta. Ci chiediamo, dunque, come mai il Milan non abbia deciso di ritrattare l'accordo con il club bergamasco per cedere De Ketelaere a un prezzo consono a quello che era il suo valore in quel momento. Per correttezza, sottolineiamo che, attualmente, il cartellino del classe 2001 si stanzia sui 40 milioni di euro.

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