Ecco il focus su Luka Jović, decimo ed ultimo acquisto del Milan arrivato nelle ultime ore della sessione estiva di calciomercato
(fonte: acmilan.com) Il decimo. Appena prima del gong, il Milan ha piazzato anche il colpo Luka Jović. Nato a Loznica il 23 dicembre 1997, l'attaccante serbo è stato la ciliegina di un mercato che ha visto protagonisti i rossoneri. La società ha individuato nell'ex Fiorentina il profilo idoneo per completare la batteria di centravanti, calcolate le partenze di Colombo e Origi. "Ha talento e qualità, me lo aspetto molto determinato, voglioso e felice", così ha già detto Mister Pioli. Un giocatore di fama internazionale, risorsa della sua Nazionale insieme alla quale ha partecipato ai Mondiali 2018 e 2022, con una carriera di alto livello, grande conoscitore del calcio europeo e già abituato alla Serie A.
182 cm per 75 kg, piede destro, Jović ha caratteristiche evidenti e importanti. Il principale territorio di caccia, lo pretende il ruolo, è l'area di rigore: bravo nell'occupare le posizioni migliori per colpire, navigato nei movimenti non solo per finalizzare ma anche per aprire gli spazi ai compagni, una spiccata dote aerea e un bagaglio tecnico notevole che gli permette di fare la differenza. Luka ha il compito di segnare ma non si limita a questo, proprio per indole tende anche ad abbassarsi, a ricevere e gestire il pallone: oltre a essere un terminale offensivo, sa essere una fonte di gioco.
Parte vicino a casa, dalle giovanili della Stella Rossa. A Belgrado percorre le varie Under fino all'esordio in Prima Squadra a maggio 2014. Poi a febbraio 2016 inizia a muoversi, passando al Benfica. In Portogallo scende in campo poco, assaggiando comunque la Champions League, però raccoglie tanto: doppio campionato, una Coppa di Lega, una Coppa e una Supercoppa portoghese. Nel giugno 2017 l'arrivo all'Eintracht Francoforte, finora il capitolo più lungo e positivo: 93 gare, 40 reti e 10 assist. Due stagioni piene, ottenendo una Coppa di Germania e in generale ottimi numeri (anche in Europa League).
A giugno 2019 lo sbarco al Real Madrid. In Spagna trova abbastanza spazio ma per lo più spezzoni, faticando a incidere fino a gennaio 2021. I ritorni all'Eintracht e dopo al Real Madrid sono brevi e senza particolari lampi, in ogni caso in maglia Blancos alza una Champions League, due campionati e due Supercoppe spagnole. Infine, la Fiorentina da luglio 2022. In Italia ha mandato segnali di ripresa: 50 apparizioni e 13 timbri. La parola d'ordine rimane "riscatto" perché al Milan, supportato da un gruppo e da un ambiente, può risplendere il vero Jović.