Gli austriaci, infatti, puntano su di lui per sostituire un profilo importante come quello di Erling Braut Håland. Noah chiude la prima mezza stagione in Bundesliga austriaca contribuendo con 3 gol in 11 presenze al 14° titolo nazionale dei Roten Bullen. E conquistando anche la Coppa d'Austria. Il fatturato sale a 6 reti (in 18 partite) nella stagione successiva, la 2020/21, ma è nell'annata 2021/22 che arriva la sua definitiva consacrazione ad alti livelli. Nei 14 gol realizzati (9 in campionato) ci sono anche le prime tre reti in Champions League. Competizione in cui aveva esordito già ai tempi del Basilea. La marcatura più importante è, senza dubbio, quella dell'8 dicembre 2021 quando decide la sfida contro il Siviglia e permette al Salisburgo di diventare la prima squadra austriaca a raggiungere la fase a eliminazione diretta.
Nella stagione 2021/22 trova anche le prime due reti con la Svizzera: il primo gol, in particolare, è quello che sigilla la qualificazione al Mondiale 2022 (a cui Noah prende poi parte) degli elvetici, in occasione del match contro la Bulgaria. Va in doppia cifra complessiva di reti, tra le 7 del campionato e le 3 - tra cui quella già citata al Milan - in Champions League anche nell'annata 2022/23, quella in cui vince il suo quarto titolo nazionale a livello personale. Dopo tre stagioni e mezza in Austria, quindi, arriva l'avventura al Milan: sono diverse le qualità che porta in dote nell'organico di Mister Pioli. Abile a disimpegnarsi nelle tre posizioni di un tridente d'attacco, Okafor si distingue per la velocità, per la sua struttura fisica (grazie anche ai suoi 185 cm d'altezza) e alla sua duttilità. Caratteristiche che lo rendono un'aggiunta decisamente preziosa per lo scacchiere rossonero. LEGGI ANCHE: Milan, è un mercato tra realtà ed ambizione >>>
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