Se il Milan di Fonseca va male, in primis, è perché la proprietà, di fatto, è percepita quasi come fosse un'entità distante da Milano, Milanello e da tutto l'ambiente. Cardinale, costantemente impegnato in viaggi di lavoro anche in Europa, limita le sue incursioni all'interno del mondo Milan a sporadiche comparse, quasi come fosse un'apparizione mistica. Vero, c'è il suo 'proxy', Zlatan Ibrahimović, sul territorio. Ma Ibra sta ancora studiando da dirigente e, al di là dell'iconica figura, non può avere ancora la 'forza' che, al contrario, potrebbe esercitare una presenza più costante di Cardinale a queste latitudini. Una domanda: quando si potrà avere Cardinale a Milanello, in una conferenza stampa, magari disponibile a rispondere alle libere domande dei cronisti sul Milan, anziché essere costretti ad estrapolare rari concetti calcistici da discorsi meramente improntati su business e finanza? PROSSIMA SCHEDA