Quello che non può essere imputato a RedBird e Cardinale, però, nella costruzione del Milan di Fonseca, è l'impegno economico. La proprietà, infatti, destina tutti i ricavi sportivi generati dal club (introiti per le qualificazioni in Champions League, soldi derivanti dalle cessioni dei giocatori, plusvalenze ecc) alla costruzione della squadra. Qui il problema non è quanti soldi vengono spesi. Ma come vengono spesi. Ed entriamo nel campo delle competenze dei dirigenti.
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Il Milan di Fonseca è un disastro: i motivi del fallimento del progetto
Giorgio Furlani è un amministratore delegato eccezionale, da Milan. Ma se prendiamo in esame unicamente quello per cui è maggiormente portato, ovvero la gestione dei conti. Sportivamente parlando, non ha le competenze di un Adriano Galliani, per capirci. Geoffrey Moncada è un osservatore molto bravo e preparato, bravo nell'individuazione dei talenti per il futuro. Ma non ci si improvvisa responsabili dell'area tecnica di un grande club da un giorno all'altro. Nel Milan manca, clamorosamente, una figura 'di campo', un dirigente esperto nell'area sportiva che si assuma la responsabilità delle decisioni di tutto ciò che riguarda quell'ambito. Scelta dell'allenatore in primis. L'esperienza del gruppo di lavoro sta naufragando: c'è bisogno di una personalità forte. Che sia una. PROSSIMA SCHEDA
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