Nonostante le tanti voci che circolano nelle ultime settimane, Giorgio Furlani ha dato delle importanti informazioni riguardo la ricerca di un nuovo direttore sportivo rossonero. Il dirigente ha parlato nel pre-partita del derby di Coppa Italia tra Milan e Inter, andando a smentire i rumors che parlano di una scelta già fatta, ovvero Paratici, e aprendo a nuovi possibili scenari. Quelle di Furlani potrebbero essere state anche delle semplici frasi di circostanza, ma una cosa è chiara: il Milan ha capito gli errori commessi in passato.


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Milan, Furlani ammette l’errore commesso. Arriva il vero sostituto di Maldini
Milan, Furlani riconosce gli errori: il "gruppo di lavoro" ha fallito e ora...
—Parliamo, ovviamente, della chiara, ed enorme, lacuna lasciata da Paolo Maldini. Dal licenziamento dell'ex dirigente e leggenda rossonera, infatti, il Milan targato RedBird non ha mai trovato un vero e proprio sostituto. Anzi, si è preferito vagliare un'altra opzione, certamente più americana: quella del "gruppo di lavoro". A fronte di una stagione deludente anche Furlani ammette, in modo implicito, che questo format ha toppato. Nel calcio europeo, ma forse anche quello mondiale, il direttore sportivo è a dir poco fondamentale. Questo può sbagliare, certamente, ma il suo lavoro risulta indispensabile per coadiuvare campo e dirigenza.
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Fabio Paratici appare come il profilo in pole position. L'ex dirigente del Tottenham è, forse, ciò che necessita maggiormente la società rossonera: un dirigente italiano che conosce molto bene le dinamiche del nostro campionato e che si fa forte dei diversi rapporti coltivati, negli anni, in Serie A. Tuttavia, ci sono ancora diversi quesiti che probabilmente troveranno una risposta solo in futuro: questi riguardano il ruolo di Zlatan Ibrahimovic.
Ora, lo svedese si è fatto rivedere sia dalle parti di Milanello che dalle parti di San Siro. Lo stesso Furlani ha tenuto a sottolineare che lo svedese non sarà sollevato dal suo incarico e che i rapporti tra i due rimangono positivi. Eppure, l'inserimento di un DS puro rischia di togliere delle responsabilità a qualcuno. Se Furlani rimane intoccabile, visto anche il suo apporto sul fronte economico e finanziario, sono solo due i principali indiziati: Ibrahimovic, appunto, e Geoffrey Moncada. Pendiamo dalla parte dello svedese, questo perché Moncada riveste un altro ruolo importante che riguarda la zona scout, dunque legato a quelle che saranno le strategie di mercato del club rossonero.
Che fine farà, dunque, Ibrahimovic? Lo scopriremo presto, ma una sua effettiva uscita di scena rimane improbabile. L'ex calciatore rimane un uomo di RedBird, ingaggiato da Gerry Cardinale, e parte fondamentale del progetto americano. Magari, Ibrahimovic passerà a ben altri incarichi, slegandosi dal macigno della squadra, e dicendo addio al tanto sponsorizzato "gruppo di lavoro". LEGGI ANCHE: I 2 punti del nuovo Milan: Leao fondamentale, basta con i "Joao Felix" >>>
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