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MILAN FUTURO

Milan Futuro, segnali positivi: da Cuenca a Nava crescono le individualità

Redazione PM
L'esordio del Milan Futuro in Serie C si è rivelato impegnativo ma non mancano gli spunti positivi a partire dalla crescita di Cuenca e Nava

Dopo le due vittorie iniziali in Coppa Italia, contro Lecco e Novara, l'esordio del Milan Futuro in Serie C si è rivelato impegnativo, ma non al di sopra delle aspettative. Una squadra giovane, alle prime esperienze nel professionismo, sta scontando naturalmente la mancanza di esperienza rispetto a squadre più affermate. Tuttavia, nonostante le difficoltà, più in termini di risultati che di prestazioni, la squadra sta facendo progressi e i margini di miglioramento sono notevoli e chiari.

Sconfitta viziata dall'espulsione

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L'ultima sconfitta contro la Pianese è stata chiaramente influenzata dall'espulsione di Coubis dopo soli quattro minuti di gioco. Tuttavia, per oltre un'ora, i ragazzi di Bonera hanno disputato la partita a viso aperto, segnando una rete di vantaggio (poi annullata per un minimo fuorigioco) con Chaka Traorè e sfiorando nuovamente il gol con un colpo di testa di Cuenca. Questi sono stati segnali di coraggio e personalità, ma purtroppo non si sono riflessi nel risultato finale.

Crescono le individualità

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I risultati e la classifica offrono, quindi, solo una parte della storia, ma è chiaro che la squadra sta gradualmente scoprendo la propria identità. Un esempio di questo è la vittoria contro la SPAL, seguita dal pareggio sul difficile campo della Lucchese. La crescita è evidente anche a livello individuale. Ad esempio, Hugo Cuenca sta diventando sempre più costante e pericoloso sulla fascia destra. Lapo Nava si è reso protagonista con numerose parate decisive, l'ultima delle quali su un rigore calciato da Odjer.

Al di là dell'espulsione immediata contro la Pianese, merita di essere lodato anche il rientro alle competizioni di Andrei Coubis, reduce da un grave infortunio al ginocchio che lo ha costretto a saltare tutta la scorsa stagione. Sta mostrando un'ottima condizione fisica, grande concentrazione e un'interpretazione molto valida del ruolo di centrale difensivo. In sintesi, c'è ancora molta strada da fare, ma i segnali positivi sono già evidenti. LEGGI ANCHE: Milan, Gabbia leader in campo e fuori: perché non dargli la fascia da capitano?