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Presto il Milan cambierà proprietà. Elliott è pronto a vendere a Investcorp la società rossonera per oltre 1,1 miliardi. Una cifra record, ma che permette al fondo americano di rientrare abbondantemente dalla spesa fatta. Anche perché nel corso degli anni ha fatto anche acquisti importanti, spendendo molto. Abbiamo ripercorso i dieci più costosi e spesso pagare tanto non è coinciso con qualità. Tre dirigenze nel periodo di proprietà americana: quasi perfetti gli ultimi, molto male all'inizio.
Al decimo posto c'è Sandro Tonali, classe 2000 arrivato in due sessioni di mercato. Per un totale di 16,8 milioni tra prestito e riscatto.
Al nono posto Ismael Bennacer, algerino classe 1997, arrivato per 17,2 milioni.
Oggi gioca alla Dinamo Mosca, ma l'ottavo più costoso degli ultimi anni è Diego Laxalt, uruguaiano classe 1993: 19 milioni.
Come il suo numero di maglia, il settimo più costoso è Samu Castillejo, spagnolo classe 1995, costato 21,3 milioni, comprensivi però di contropartita.
Al sesto posto uno degli affari migliori degli ultimi anni: Theo Hernandez, francese classe 1997 pagato solo 21,5 milioni.
Altro grande affare è stato Fikayo Tomori, inglese classe 1997, pagato 28,8 milioni.
Più sale il prezzo, più però diventano affari: Rafael Leao, portoghese classe 1999, è il quarto più costoso con 29,5 milioni di valutazione, comprensivi di contropartita.
Il podio è tutto di marca prima gestione e lo apre Krzystof Piatek, polacco classe 1995 ora alla Fiorentina, che all'epoca è costato 35 milioni.
Oggi è al Venezia, ma ancora di proprietà rossonera, Mattia Caldara, classe 1994 che è costato 36,87 milioni, anche se in uno scambio alla pari.
Piccolo rimpianto per il colpo più costoso di tutti: Lucas Paquetà, brasiliano classe 1997 che ora gioca al Lione e che era costato 38,4 milioni. Le Top News di oggi sul Milan: Scaroni sul Nuovo Stadio, paura per Mino Raiola
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