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LA VIGILIA
Il giorno prima della Finale, Marco Van Basten si era allenato con la squadra sotto il sole dello stadio Olimpico di Atene. Il Cigno sognava di giocare i Mondiali negli Stati Uniti con l'Olanda e di tornare calciatore. Il Milan, invece, sognava di lasciarsi alle spalle definitivamente lo stadio Olimpico di Monaco, con tanto di Marsiglia, e la Coppa persa l'anno prima. La sera prima della Finale, per le vie della Plaka, il quartiere degli artisti di Atene, si sentivano solo loro, i tifosi del Barcellona. Cori, foto, allegria. I tifosi rossoneri si agitavano circospetti tra i locali, temendo tante cose per la gara del giorno dopo: l'assenza di Baresi e Costacurta, la forza di Romario e Stoichkov, il carisma di Johann Cruyff.
LA GLORIA
Il 18 Maggio 1994, però, la vigilia ha lasciato il posto al campo. Dopo l'amichevole persa a Firenze otto giorni prima, Fabio Capello aveva capito come schierare la squadra: Desailly a centrocampo, dentro Filippo Galli e Tassotti. Mentre lo stadio ateniese attendeva i ruggiti catalani, ecco gli squilli rossoneri. Uno, due, intervallo. Tre, quattro, apoteosi. Due gol per tempo. Due reti tutte italiane di Daniele Massaro e due magie franco-montenegrine di Desailly e Savicevic. Che gol il Genio! La rete del 3-0, un pallonetto dolce come solo lui lo poteva confezionare. "Savizeviz, Savizeviz", non ripetevano altro gli sportivi greci nella notte ateniese successiva alla finale: letteralmente conquistati da quel pallonetto.
IL SAPORE DEL TRIONFO
Venticinque anni fa, il Milan vinceva sul campo e nella stessa serata il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, diventava per la prima volta Presidente del Consiglio. Il trionfo europeo rossonero era arrivato tre settimane dopo la conquista del 14° scudetto milanista. Anche il Barcellona aveva appena vinto il titolo spagnolo. La Finale dei Campioni e tra Campioni: non a caso nel giorno del Centesimo compleanno del Milan, il 16 dicembre 1999, i tifosi rossoneri avrebbero eletto con un referendum nazionale proprio Milan-Barcellona 4-0 come Partita del Secolo. Prima della partita era sicuro di vincere il Profeta del Gol. Ma dopo la partita solo sorrisi rossoneri. Cose che capitano, anche per un irraggiungibile fuoriclasse dentro e fuori dal campo come Cruyff (fonte: acmilan.com). Intanto, ecco il ricordo della serata di Demetrio Albertini: continua a leggere >>>
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