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Mateo Musacchio, difensore del Milan (credits: GETTY images)
Arrivato nell'estate del 2017 per essere un giocatore importante del nuovo Milan, Mateo Musacchio l'anno scorso ha faticato più del previsto. Un po' perchè il Milan, dopo di lui, ha comprato Leonardo Bonucci, un po' perchè qualche guaio fisico lo ha bloccato. Quest'anno, però, la musica è cambiata per l'ex Villarreal, che sta giocando con una continuità tutta diversa. Quella contro il Cagliari è stata la 15^ partita di Serie A giocata dal buon Mateo, che ha eguagliato a inizio febbraio il totale delle presenze collezionate lo scorso anno, giocando però molti più minuti. Quest'anno sono già 1350, mentre la scorsa stagione furono 1198 in tutto. Numeri, questi, frenati dalle quattro partite saltate, per infortunio, dall'argentino tra novembre e dicembre.
Nel 2019 i rossoneri hanno avuto una sola coppia di centrali: quella formata da Romagnoli e dallo stesso Musacchio e i risultati, grazie anche all'aiuto di un Donnarumma straordinario, si sono visti: il "Diavolo" ha incassato solamente 2 gol, nonostante abbia giocato anche contro avversari di grande spessore come Roma e Napoli. Un segno evidente, questo, di come l'intesa tra i giocatori del reparto difensivo stia crescendo sempre di più con il passare delle settimane e di come la difesa sia tornata ad essere il punto di forza del Milan. Posto che Romagnoli non si tocca, vero e proprio faro della retroguardia rossonera, Zapata e Caldara possono curarsi con calma, il Milan ha trovato un altro centrale da affiancare al proprio capitano.
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