Dov'è il DS?
—Ibra è infatti il braccio destro di Gerry Cardinale. non è presente nell'organigramma del Milan e funge da rappresentanza a RedBird, non alla società rossonera. Difatti, lo svedese non è tenuto a seguire la squadra durante gli allenamenti, durante i match a San Siro e quelli in trasferta. Ma dunque, chi è il direttore sportivo del Milan? Alla squadra, più che alla dirigenza, manca tale ruolo: colui che dà forza alle scelte dell'allenatore, che risolve le questioni interne e che stringe un rapporto diretto con i giocatori.
Dunque lo può essere Moncada? No. Quest'ultimo cresce come capo-scout, potendo vantare a più riprese di aver scoperto uno come Kylian Mbappé, e al Milan diventa il direttore tecnico. E allora lo è Furlani? Neanche. Lui si occupa dei conti e delle finanze, concentrandosi più sull'aspetto economico che di campo. Dei membri di questo trio, possiamo concludere, nessuno funge da direttore sportivo.
Al Milan, insomma, manca una figura così importante. Sulla lista degli errori di questa estate, così come quella della scorsa, figura quello di non aver occupato una casella fondamentale per il delicato equilibrio fra gruppo e dirigenza. Diventa così inutile prendersela con Ibrahimovic, poiché lo svedese sarà costantemente occupato in questioni di marketing e sponsor. Ma, intanto, chi pensa alla squadra di Fonseca? LEGGI ANCHE: Milan, il karma gira. Il caso di Bennacer è già emblematico: ecco perché >>>
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