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L'esultanza dei rossoneri dopo il gol di Zlatan Ibrahimovic in Milan-Lazio (Getty Images)
Nel corso dei mesi il Milan è cresciuto ed è successo anche grazie al lavoro mentale di Zlatan Ibrahimovic, attaccante svedese classe 1981. Dal suo arrivo, Ibra ha cambiato la mentalità della squadra. Proprio di questo, ha parlato in occasione dell'evento "Mind the gum". Ecco le sue parole: "In campo a volte pensi lentamente perché arriva la stanchezza. La testa è molto importante. La testa ora c'è, ma il fisico non mi segue sempre. Purtroppo non sempre vanno d'accordo. Ma, di base, se non sei preparato con la testa, il fisico non c'è. Penso di aver passato ai compagni la giusta mentalità. Hanno capito cosa serve per arrivare dove occorre. Ma se l'anno scorso siamo arrivati secondi vuol dire che manca qualcosa per arrivare primi. La squadra lo sa e lavora tutti i giorni per fare di più e migliorare. Tutti hanno voglia e fame, sono tutti disponibili, anche i nuovi hanno compreso la mentalità di questo gruppo. Occorre solo capire cosa bisogna fare per continuare a restare al top, perché al top ormai ci siamo arrivati. Servono sacrificio e lavoro, la qualità c'è. Kessie però i rigori non li batte più..." Calciomercato Milan: Maldini ha un classe 2000 nel mirino
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