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Ibrahimovic cambia strategia comunicativa: “L’importante è il Milan”

Redazione
Ibrahimovic ha fatto marcia indietro rispetto alle dichiarazioni nel pre partita contro il Liverpool. Ora per lui viene prima il Milan

Forse non tutti hanno colto il senso delle battute di Zlatan Ibrahimovic, ma sembra che anche lui abbia appreso una lezione importante. Durante la sua carriera da calciatore, abbiamo accettato e persino apprezzato alcune delle sue uscite esuberanti, ma come dirigente la situazione è diversa, specialmente in un momento così critico per il Milan.

Le sue dichiarazioni prima del derby, se non rappresentano un vero e proprio cambio di rotta, possono comunque essere interpretate come un passo indietro per un dirigente che si è ritrovato a gestire il club nonostante abbia appena iniziato il suo percorso. In effetti, mentre alcune aziende adottano la filosofia del "training on the job" per i nuovi assunti, qui si è andati addirittura oltre.

Ibrahimovic cambia atteggiamento

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L'esperienza pratica consente di esplorare nuove strategie, e ciò che è emerso nelle ultime settimane è che Ibrahimovic, oltre alle parole, ha adottato un atteggiamento più conciliatorio. La sua nota assenza nella partita contro la Lazio e fino alla vigilia del match con il Liverpool si fa sentire, e il Senior Advisor ha tentato di rimediare durante i giorni che hanno preceduto il derby. Ha adottato un approccio più empatico nei confronti della squadra, avviando colloqui individuali. Meno tensione e maggiore dialogo sono stati i suoi obiettivi.

Il Milan prima di tutto

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Ha mantenuto un profilo più basso anche nelle sue dichiarazioni. Alcune affermazioni, come: "L'importante è la squadra e il Milan, non me" e "Non è uno spettacolo individuale", hanno colpito particolarmente. Questo ultimo punto è stato ciò che ha infastidito di più prima della partita contro il Liverpool. Un Ibrahimovic incapace di abbandonare il personaggio che ha costruito nel corso degli anni. Le sue analogie con il leone (lui) e i gattini, oltre al "sono il capo, comando io", sono tutte frasi del suo repertorio che ormai conosciamo bene. Tuttavia, è positivo che le critiche, come ha riconosciuto lui stesso, lo motivino anche nel suo ruolo dirigenziale. LEGGI ANCHE: Probabili formazioni Milan-Lecce: Fonseca non fa sorprese. In attacco ...