Dopotutto, il Milan sembra pagare alcune scelte errate del mercato estivo. Manca un vero sostituto di Theo Hernandez, e lo abbiamo visto contro il Napoli, così come manca un altro mediano puro e crudo come Fofana. E poi, continuando, se non c'è Morata come si fa? Abraham ha dimostrato grande entusiasmo, ma sotto porta non è proprio un cecchino (basta rivedersi la sfida contro il Lecce e quella contro l'Udinese). E ancora, se si passa al 4-3-3 ci sono i sostituti per le mezze ali? Musah, Reijnders e Loftus-Cheek non bastano mica. E se si rimane con il 4-2-3-1? C'è un vice-Pulisic? La risposta è no.
Il Milan, insomma, deve ancora trovare una sua identità, e non parliamo solo di tattica. Fin dall'estate si è parlato di Scudetto, e si continua a farlo, ma i risultati dimostrano ben altro. Si è discusso del gioco dominante, ma di partite comandate neanche l'ombra. I rossoneri sono in fase di costruzione, un cantiere aperto che necessita di alcuni pezzi mancanti. Bisognerebbe dirlo a Ibrahimovic, spiegargli che questa squadra ha degli elementi di valore ma deve ancora trovare una vera quadra. E per favore, non parliamo più del tricolore.
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