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Franck Kessié, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)
Ieri Franck Kessiè ha firmato il suo quarto gol in campionato, avvicinandosi ulteriormente ai 6 della scorsa stagione, ma soprattutto ha giocato l'ennesima partita della sua stagione. L'ex Atalanta l'anno scorso è stato primatista per minuti giocati e detiene il record, nella storia del Milan, di partite giocate in una singola stagione (54). Si è parlato a lungo della necessità di farlo riposare, anche perchè il suo è un gioco molto dispendioso e negli ultimi mesi della scorsa stagione l'ivoriano aveva perso lucidità. Quest'anno, la musica non sembra essere cambiata visto che il buon Franck ha giocato 23 delle 25 partite disputate dal Milan in campionato e se due volte non è sceso in campo, è solo perchè era squalificato, non certo perchè Rino Gattuso aveva deciso di farne a meno.
Spesso al centro di qualche critica di troppo sulla sua tecnica, effettivamente non eccelsa, e sulle sue doti tattiche, Kessiè sopperisce però con la sua grinta, le sue doti atletiche e anche la capacità di inserirsi e fare gol. I suoi contropiedi sono spesso micidiali e i suoi punti di forza sono complementari con quelli degli altri membri del centrocampo rossonero. Bakayoko e Biglia sanno gestire meglio il pallone, ma non hanno la sua verticalità, mentre a Paquetà, che è ancora più pericoloso dell'ex Atalanta in zona gol, è più tecnico, ma molto meno adatto al sacrificio.
Kessiè, insomma, è fondamentale per il Milan e Rino Gattuso, che fatica sempre moltissimo a toglierlo dal campo, sembra saperlo bene e con il gol di ieri, il numero 79, non ha solo risposto alle malelingue, ma ha anche mandato l'ennesimo segnale a chi parla di un Milan che sarebbe pronto a cederlo in estate per finanziare altre operazioni. Il "Diavolo", prima di rinunciare a un giocatore come lui, ci penserà più di una volta.
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