In attacco vi potrebbe essere ancora la coppia Abraham-Morata, dando spazio, magari nel secondo tempo, anche a Noah Okafor. Il 4-4-2 si è rivelata come l'arma vincente, ma non dimentichiamo che il calcio è situazionale. Il modulo visto nel derby ha incastrato l'Inter e Simone Inzaghi, cosa che non accadeva da un bel po' di tempo, ma non è detto che funzioni sempre.
Dipende dall'avversario
—La stagione è ancora molto lunga e il Milan affronterà davvero tanti avversari diversi. Giocatori differenti e tattiche varie potrebbero minare un modulo che necessità di tanto sacrificio. Ecco, dunque, che il 4-4-2 si trasforma in una formazione da usare con saggezza. La rosa rossonera, tra l'altro, dispone di 4 punte esatte (Morata, Abraham, Okafor e Jovic) che potrebbero anche non essere sufficienti. Basta un solo infortunio, fra i quattro citati, per costringere Fonseca a valutare un nuovo sistema.
Il Milan, di conseguenza, deve imparare a essere camaleontico. Cambiare in base all'avversario che hai di fronte può diventare il principale pregio dei rossoneri. Il gioco dominante non può essere messo in pratica contro chiunque e il caro vecchio contropiede, come abbiamo visto nel derby, può risolverti anche le sfide più complicate. L'importante, però, è che vi sia sempre quello spirito di sacrificio mostrato nella stracittadina: una valore che, dalla prossima partita in poi, non dovrà più mancare. LEGGI ANCHE: Milan, parla Fofana: cosa ha cambiato il derby? Le richieste di Fonseca
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