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Milan, il calcio è situazionale: okay al 4-4-2, ma attenzione all’avversario

Francesco Aliperta Redattore 
Il Milan prepara la sfida al Lecce con l'entusiasmo della vittoria nel derby, ma i tifosi si chiedono: rivedremo ancora il 4-4-2?

Abbiamo festeggiato abbastanza, il derby è stato vinto, la maledizione è stata spezzata, ma ora arriva il Lecce. Il Milan prepara la sfida alla squadra di Gotti per proseguire la striscia di successi in campionato. I rossoneri sono infatti reduci da due vittorie consecutive, contro Venezia e Inter appunto, e conquistare i tre punti anche contro il Lecce donerebbe un'altra bella iniezione di autostima.

Con quale modulo?

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La domanda che si pone ogni tifoso rossonero è la seguente: rivedremo il 4-4-2? Probabilmente sì. Fonseca vorrà ripresentare la stessa formazione che ha superato l'Inter seppur con qualche piccolo cambio. Il Milan, infatti, non dimentica la difficile trasferta di Champions League contro il Bayer Leverkusen e riflette su un leggero turnover. Pavlovic al posto di Tomori e chance per Musah a centrocampo.

In attacco vi potrebbe essere ancora la coppia Abraham-Morata, dando spazio, magari nel secondo tempo, anche a Noah Okafor. Il 4-4-2 si è rivelata come l'arma vincente, ma non dimentichiamo che il calcio è situazionale. Il modulo visto nel derby ha incastrato l'Inter e Simone Inzaghi, cosa che non accadeva da un bel po' di tempo, ma non è detto che funzioni sempre.

Dipende dall'avversario

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La stagione è ancora molto lunga e il Milan affronterà davvero tanti avversari diversi. Giocatori differenti e tattiche varie potrebbero minare un modulo che necessità di tanto sacrificio. Ecco, dunque, che il 4-4-2 si trasforma in una formazione da usare con saggezza. La rosa rossonera, tra l'altro, dispone di 4 punte esatte (Morata, Abraham, Okafor e Jovic) che potrebbero anche non essere sufficienti. Basta un solo infortunio, fra i quattro citati, per costringere Fonseca a valutare un nuovo sistema.


Il Milan, di conseguenza, deve imparare a essere camaleontico. Cambiare in base all'avversario che hai di fronte può diventare il principale pregio dei rossoneri. Il gioco dominante non può essere messo in pratica contro chiunque e il caro vecchio contropiede, come abbiamo visto nel derby, può risolverti anche le sfide più complicate. L'importante, però, è che vi sia sempre quello spirito di sacrificio mostrato nella stracittadina: una valore che, dalla prossima partita in poi, non dovrà più mancare. LEGGI ANCHE: Milan, parla Fofana: cosa ha cambiato il derby? Le richieste di Fonseca