Massimo Callegari, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne di 'calciomercato.com', soffermandosi in modo particolare sulla situazione relativa alla panchina del Milan e sulla rivolta social contro l'arrivo di Julen Lopetegui. Ecco, dunque, le sue parole.
"Prima del #Nopetegui c’erano una volta la rivolta popolare al grido di “non si vende Kakà” (17 gennaio 2009, Milan-Fiorentina) e quella laziale con lanci di pomodori per scongiurare la cessione di Beppe Signori al Parma (11 giugno 1995). Il ponte tra le due ere della comunicazione, reale e virtuale, è stato l’affaire Guarin-Vucinic tra Inter e Juventus. Tutto fatto e saltato in poche ore a gennaio 2014 sull’onda delle proteste un po’ reali e un po’ virtuali dei tifosi dell’Inter, tra striscioni e primi borbottii social. Farsi influenzare dai tifosi è sempre un segno di debolezza e adularli può essere utile nel breve periodo ma non a lungo termine".