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Milan, Morata erede di Giroud? La leadership li accomuna, ma non i gol

Redazione PM
Alvaro Morata è uno dei pochi leader di questo Milan, cogliendo l'eredità di Olivier Giroud. Lo spagnolo però fatica a trovare la via del gol

Leader sia in campo che fuori, uno dei pochi giocatori che ha veramente compreso cosa significhi indossare la maglia del Milan, nonostante sia appena arrivato. Il carisma di Alvaro Morata è innegabile, del resto non si diventa capitano della nazionale campione d'Europa per caso. L’esperienza accumulata in club di élite europei come Real Madrid, Chelsea e Atletico Madrid, senza dimenticare la fascia della Spagna, sono fattori che pesano in un club che fatica a ritrovare la propria identità e i successi del passato. All'ex giocatore della Juventus sono bastati pochi allenamenti con la squadra per percepire ciò che manca attualmente, probabilmente qualcosa che non si vede più dai tempi dell’ultimo scudetto.

Le parole di Morata

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Le dichiarazioni rilasciate dopo il pareggio contro il Torino nella prima giornata di campionato hanno evidenziato un elevato livello di analisi. Hanno tracciato la direzione da seguire: "Dobbiamo fare un passo in più a livello mentale. È necessario impegnarsi di più, lavorare sodo, commettere più falli e diventare una squadra più determinata". Il Milan, che presenta un gruppo relativamente giovane, sta dimostrando di non avere veri e propri leader all’interno della squadra. Da Maignan a Theo Hernandez, passando per Leao e Tomori, nessuno è riuscito a compiere quel passo decisivo per diventare una guida per il resto del team.

Morata è l'erede di Giroud?

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In questo contesto, l’arrivo di Morata si è rivelato cruciale. Il suo spirito di sacrificio, la capacità di unire la squadra in quel ruolo ibrido tra centrocampo e attacco, che comporta una minore presenza e lucidità sotto porta, e la sua leadership, sono tutte caratteristiche fondamentali per un gruppo in cui anche l’allenatore Paulo Fonseca sta trovando difficoltà a imporsi. Come figura all'interno dello spogliatoio, lo spagnolo ha effettivamente preso il posto di Olivier Giroud.

Mancano i gol

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Paradossalmente, Morata non è ancora riuscito a diventare l'erede del francese per quanto riguarda il suo apporto in termini di gol. I tifosi ricordano ancora l'errore sotto porta contro il Bayer Leverkusen, che avrebbe permesso ai rossoneri di pareggiare. In sette presenze, tra Serie A e Champions League, ha segnato solo due reti, contro il Torino e il Lecce. Ha fornito anche un assist a Pulisic contro il Liverpool. Con una media di un gol ogni 196 minuti, ovvero un gol ogni due partite, il suo contributo risulta insufficiente per chi dovrebbe essere il bomber della squadra, considerando che Tammy Abraham ha giocato molto di più nel ruolo di numero 9. Il Milan ha bisogno dei suoi gol e, forse, sarebbe opportuno adottare un modulo che permetta a Morata di avere un ruolo più centrale nell'attacco rossonero. LEGGI ANCHE: Milan, non farti prendere per il collo da Theo: prima del rinnovo deve dimostrare …