ULTIME MILAN NEWS

Milan, la mossa Ibrahimovic è sinonimo di intelligenza: ecco perché …

Fabio Barera Redattore 
Le prime parole di Zlatan Ibrahimovic sul Milan, non sono quelle che molti si aspettavano e la società ha fatto una mossa molto astuta ...

Quella di inviare in conferenza stampaZlatan Ibrahimovic è stata una mossa particolarmente astuta da parte del Milan, che certifica in ogni caso l'intelligenza di chi in questo momento si trova al vertice. Le prime parole dello svedese nella sua nuova veste, al di là di quelle puramente di circostanza presenti nel comunicato di RedBird nel momento dell'ufficialità, erano tanto attese. Per mesi i tifosi e gli addetti ai lavori dell'ambiente rossonero hanno incrociato e dita, con il passare delle partite, per vedere prima o poi l'ex attaccante in zona mista per rispondere alle domande dei giornalisti. Speranza vana, perché quelle poche volte che ha concesso qualche battuta lo ha fatto lontano dai campi e non si è mai sbottonato più di tanto.

Milan, la mossa Ibrahimovic è sinonimo di intelligenza: ecco perché ...

—  

La conferenza stampa odierna, organizzata per altro in grande stile, rappresentava il primo confronto vero, in cui Zlatan Ibrahimovic avrebbe avuto la possibilità di lasciare un segno evidente del suo arrivo. La speranza, nel cuore di tanti, era quella di sentire parole diverse uscire dalla bocca dello svedese e che corrispondessero al nome e al cognome di un allenatore realmente top. E, per la seconda volta, si parla ancora di una speranza vana. Con convinzione 'Ibra' ha annunciato che Paulo Fonseca sarà il nuovo allenatore del Milan, con tempestivo comunicato da parte del club rossonero.

Ma la mossa della società è stata astuta, per certi versi. Mandare a parlare Zlatan Ibrahimovic significa dare credibilità alla scelta Paulo Fonseca. Se lo dice lo svedese, se la scelta è appoggiata, sottoscritta e sostenuta convintamente da lui, cosa gli si può dire? Sì, qualche critica gliela si potrà anche fare, ma non è niente rispetto alla shitstorm che si sarebbero presi i vari Geoffrey Moncada, Giorgio Furlani e Gerry Cardinale. La dirigenza in questo modo ne esce vincitrice? Probabilmente no, ma senza dubbio ne viene fuori meglio rispetto ad altri scenari.