Dal direttore sportivo al nuovo allenatore. L'estate che si aprirà tra poco meno di tre mesi si preannuncia molto importante per il futuro del Milan. I rossoneri sono ormai pronti a un nuovo inizio ma c'è ancora da capire se, in questo, vi sarà anche la Champions League. La squadra di Sergio Conceicao punta a una clamorosa rincorsa al quarto posto, senza dimenticare la doppia semifinale di Coppa Italia contro l'Inter. Intanto, i rumors serpeggiano e accostano alla panchina rossonera davvero tanti profili.


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Milan, nuova scommessa per la panchina? Rimbombano le parole di Sacchi
Dai più esperti come Antonio Conte e Massimiliano Allegri ai più giovani come Cesc Fabregas e Roberto De Zerbi (sarebbe la sua prima esperienza in un Top Club). Ecco, dunque, che sorgono i tanti dubbi dei tifosi rossoneri, poiché ingaggiare una nuova scommessa potrebbe compromettere, nuovamente, un'altra annata.
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—Eppure, il Milan può vantare una bella tradizione legate alle "scommesse" in panchina. Non si può non iniziare proprio da Arrigo Sacchi, il quale rivelò un aneddoto proprio riguardo il suo arrivo sulla panchina del Diavolo. Intervistato da Rai Sport, l'ex tecnico rossonero spiegò: "E’ stato molto faticoso importare la mia nuova filosofia di gioco, sono passato per rivoluzionario e non è stato per niente facile. Ancora oggi ricordo molto bene una cosa. Quando arrivai al Milan, un giornale scrisse che la società aveva preso un ‘signor nessuno‘…". Già, un "signor nessuno" capace di rivoluzionare il calcio e vincere, con il Milan, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali, 1 campionato italiano e 1 Supercoppa Italiana.
Si passa poi a Fabio Capello. Il leggendario allenatore italiano fu un'intuizione del presidente Berlusconi, il quale prima inizia da vice di Nils Liedholm, poi passa alla dirigenza della Polisportiva “Mediolanum” e conclude, nel 1991, proprio sulla panchina del Milan. Risultato? Capello vincerà tre scudetti tra il '92 e il '96, tre Supercoppe italiane dal '92 al '94 e la Champions League, e la Supercoppa Europea, nel '94.
Non si può non concludere, ovviamente, con Carlo Ancelotti. Reduce dall'esonero con la Juventus, l'attuale tecnico del Real Madrid era a un passo dal Parma. Arriva poi la chiamata di Galliani, una colazione inusuale e una proposta difficile da rifiutare nonostante la parola data ai Ducali. Di lì in poi, Ancelotti vincerà 1 Coppa Italia, 1 campionato italiano, 1 Supercoppa Italiana, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e un Mondiale per Club. Insomma, nonostante le ultime annate, le "scommesse" in panchina non sono andate poi così male al Milan. LEGGI ANCHE: Milan, basta con gli algoritmi. Nuovo DS con occhi esperti sul mercato >>>
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