In Austria trova minuti, fiducia, e riesce finalmente a dimostrare quelle doti che avevano fatto parlare di lui come un predestinato agli albori della carriera. Caratteristiche marcate, dicevamo, perché Strahinja è un difensore veloce, aggressivo, molto abile nel gioco aereo grazie a una spiccata elevazione, che gli è utile anche in fase offensiva (già 16 gol in carriera). L'esperienza nel calcio del Salisburgo l'ha forgiato anche nel saper difendere con tanti metri di campo alle spalle, sfruttando le lunghe leve e una velocità inusuale per un difensore della sua stazza (194 cm). Nella sua giovane carriera vanta già 38 presenze in nazionale maggiore per il nuovo acquisto del Milan Strahinja Pavlovic, con cui ha giocato da titolare gli ultimi Europei in Germania e da protagonista anche i Mondiali di Qatar 2022.
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—IL NOME STRAHINJA
Il giocatore serbo porta un nome molto evocativo. Strahinja è un appellativo associato a virtù come la forza e il coraggio; diffuso nei Balcani fin dal periodo medievale, era molto utilizzato tra i nobili serbi. Il nome veniva assegnato per proteggere quella persona dagli spiriti, poiché si supponeva che quella stessa persona avesse il potere di incutere timore agli spiriti e alle forze maligne. Da qui, l'associazione con la forza, il coraggio e la temerarietà.
L'ANEDDOTO DEL CT STOJKOVIĆ
In un'intervista recente alla Gazzetta dello Sport, il commissario tecnico della nazionale serba Dragan Stojković ha raccontato un particolare su Pavlović, risalente all'esperienza condivisa a Euro 2024. "In Germania, durante l'Europeo, Strahinja mi ha chiesto un consiglio per il suo futuro", ha rivelato. "Gli ho detto più o meno così: se puoi scegliere, vai al Milan. È un top club e la Serie A è l'università per un difensore. Lui la pensava esattamente come me, aveva in testa quest'esperienza in Italia".
QUELLE ANALOGIE CON OKAFOR
Il difensore serbo condivide degli aspetti singolari con il nostro attaccante Noah Okafor: entrambi sono giunti al Milan dal Red Bull Salzburg, all'età di 23 anni, e soprattutto sono nati lo stesso giorno, il 24 maggio. Okafor nel 2000, Pavlović nel 2001.
L'ACCOSTAMENTO CON VIDIĆ
Fin dagli esordi tra i professionisti, quando ancora aveva 17 anni, per caratteristiche Pavlović è sempre stato accostato a Nemanja Vidić, un "mostro sacro" del calcio serbo che ha giocato gran parte della sua carriera al Manchester United, con un breve trascorso in Italia nell'Inter. Strahinja è però cresciuto nel Partizan, a differenza di Nemanja che è uscito dal vivaio della Stella Rossa.
LE PASSIONI FUORI DAL CAMPO
La personalità forte che esprime in campo viene mitigata da un carattere molto mite e riflessivo fuori dal campo. Ama leggere i classici e i saggi a sfondo storico-sociale. LEGGI ANCHE: Milan, Torriani è un’altra bella sorpresa: con buona parola di Ancelotti >>>
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